“Come previsto, il tavolo di quadrante sulle ferrovie non ha generato novità, se non l’aumento dell’attrito tra l’Assessore Bonino e alcuni sindaci del Saluzzese a causa di una (mirata?) dimostrazione di incomprensione da parte della Bonino nei confronti delle criticità espresse verso il passaggio, già effettuato a partire dal 17 di giugno, del trasporto passeggeri da ferro a gomma.

Vi sono state alcune proposte interessanti sul mantenimento di linee e tratte specifiche da parte di alcuni amministratori che hanno suscitato l’interesse dell’Assessore, ma temo che rimarranno ottime riflessioni tecniche e nulla più. Fatto sta che il cosidetto “piano di rimodulazione del servizio”, che prevede la soppressione di 12 linee ferroviarie, la successiva messa a gara di alcune di esse e una dichiarazione di intenti incentrata solo sulla spesa economica, mi convince sempre di meno.

Da parte mia, quando mi è stata data la parola, ho evidenziato alcune criticità certe: l’alta velocità esistente continua a drenare la stragrande maggioranza delle risorse, quella futura drena ulteriori decine di milioni di euro di investimenti nell’ipocrisia delle opere compensative, i futuri costi sociali e sanitari della traslazione verso la gomma sono incalcolabili; in ultimo l’allargamento della gratuità del trasporto a tutte le “divise”, proposta “pre-elettorale” dal capogruppo del PdL, genera anch’esso spese aggiuntive e intempestive.  E se, come asserisce l’Assessore, scaricandosi ogni responsabilità, la spesa derivante dalla gratuità del trasporto per gli utenti in divisa è a carico di Trenitalia, non si tratta forse solo di una traslazione di mancate entrate dal livello regionale a quello nazionale? Trenitalia è, fino a prova contraria, pur sempre azienda pubblica! 

Infine, i 140 milioni di compensazioni alla Valsusa per il TAV, di cui 10 già stanziati, andrebbero utilizzati per mantenere lo standard minimo in tutte le linee minori durante l’eventuale razionalizzazione della rete; in seconda istanza è necessario garantire comunque l’impegno a non smantellare massicciate e binari, come richiesto in un ordine del giorno da me sottoscritto, e che verrà discusso in commissione trasporti, al fine di garantire la sacrosanta reversibilità delle scelte: come gruppo consiliare abbiamo presentato un Ordine del Giorno su cui l’Assessore ha dichiarato l’interesse a discutere in Commissione”.

Fabrizio Biolé  – vice-capogruppo regionale MoVimento 5 Stelle