MASSIMO FIORIO - gazzetta d'asti“Edilizia scolastica e trasporto studentesco: due temi scottanti su cui è necessario che la  Provincia concentri gli sforzi”. Lo sostiene il deputato Massimo Fiorio che, nel rinnovare gli   auguri di buon lavoro ad Alberto Ardia (un emendamento alla legge di stabilità, che a breve   approderà alla Camera, proroga i commissari delle Province al giugno 2014), lo sollecita al   contempo a “prendere in mano due problemi che, ancora ultimamente, si sono mostrati in   tutta la loro urgenza”.  Il parlamentare astigiano tiene anzitutto a chiarire, insieme al sindaco di Nizza, Flavio Pesce,   la situazione dell’istituto scolastico Pellati. “Un anno fa – ricorda Fiorio – mi sono impegnato   a trovare le risorse per avviare interventi di manutenzione in questa scuola. Nel pacchetto   di fondi poi stanziati dal governo per l’edilizia scolastica sono stati assegnati al Pellati 400   mila euro. All’interno di quello stanziamento, che prevedeva lavori di messa in sicurezza e   di adeguamento antisismico, si sarebbero potuti prevedere interventi di manutenzione cui   la scuola aveva e ha urgenza: ancora nei mesi scorsi ho fatto presente più volte la cosa al   commissario Ardia”.   Il sindaco Pesce ricorda che “il Pellati, nato intorno al 1975, è uno degli istituti scolastici   più recenti dell’Astigiano, ma sconta il grave problema di non essere mai stato sottoposto   a manutenzione. Con una parte di quei 400 mila euro si sarebbero potuti fare lavori di cui   c’è necessità assoluta sotto il profilo della sicurezza, intervenendo su infissi, pavimenti,   termoconvettori, servizi igienici. Così non sarà: il progetto della Provincia prevede di impiegare   i fondi per congiungere i plessi del Pellati e del Galilei, ripassare una porzione marginale del   tetto e per fare altri lavori che, all’80 per cento, risponderanno a misure antisismiche. Ma   nemmeno il restante 20% delle risorse verrà speso per la sicurezza di alunni e docenti”. Per   Pesce “il Pellati, essendo lontano da Asti, paga la mancanza di attenzione della Provincia, oltre   a un modo di ragionare unicamente dettato dalla burocrazia”.   “A causa del commissariamento, da oltre un anno la Provincia – sottolinea Fiorio – sta soffrendo   la mancanza di una gestione politica, cosa che si sta rivelando un problema anche per il   trasporto pubblico. C’è la necessità che nei sei mesi di proroga che lo vedranno impegnato ad   Asti, il commissario affronti il complesso nodo degli edifici scolastici. Andrebbe, per esempio   chiarita, la vicenda emblematica della ristrutturazione del Monti attesa da anni, ma mai   avviata. Che fine hanno fatto i finanziamenti regionali per la risistemazione delle tre ali oggi   sempre più degradate? E’ vero che una parte dei soldi è stata restituita per il mancato decollo   dei lavori? Sono domande che pongo anche a seguito della legittima preoccupazione espressa   nei giorni scorsi dai rappresentanti degli studenti”.  Secondo il deputato Pd “sono numerosi gli istituti scolastici che hanno bisogno di interventi,  dalla messa in sicurezza alla manutenzione ordinaria e straordinaria: si tratta di individuare le   priorità, so bene che tutto non si può fare. Ma so anche che il governo non si sta sottraendo   all’impegno di sostenere l’edilizia scolastica: ai 200 milioni contenuti del decreto del Fare, ne   sono stati previsti altri 450 nell’ultimo decreto sulla scuola”.  Venendo al trasporto scolastico, Fiorio torna a ribadire che “i tagli regionali al trasporto   pubblico previsti a gennaio, dopo quelli applicati quest’anno, rischiano di mettere in pericolo il   diritto allo studio per chi utilizza i bus sostitutivi nei collegamenti verso Alessandria e Alba, via   Castagnole Lanze: ad Alessandria hanno già messo in forse la corsa del mattino”.   “Il nodo – insiste il deputato – è politico: paghiamo il disimpegno della Provincia di Asti,   ereditato dal commissario, nella gestione di alcune linee ferroviarie che corrono principalmente   in terra astigiana. C’è il pericolo più che reale che i tagli al trasporto operati dalle Province   di Alessandria e Cuneo vadano a penalizzare soprattutto gli utenti astigiani, non tutelati a   sufficienza. Rinnovo nuovamente il sollecito al commissario a riaprire al più presto il discorso   sull’assegnazione delle linee ferroviarie dopo l’aggiudicazione della Asti-Alba alla Provincia di   Cuneo e della Alessandria-Castagnole Lanze a quella alessandrina”.