GIORGIO GALVAGNO“Il Comune di Asti si prende  un bidone  e sembra anche contento. Almeno così appare dalla foto sulla stampa locale dove il sindaco Brignolo sorride beatamente , mano nella mano, con il commissario della Provincia e il presidente della Camera di Commercio. Bisogna infatti sapere che l’Enofila (molto opportunamente messa in liquidazione dopo il  reiterato  fallimento operativo ( anche finanziario?) doveva essere finanziata alla pari   (nel capitale e nella gestione)  da Comune, Camera di Commercio e Provincia. Dei tre  enti solo il Comune ha versato tutte le quote stabilite,  mentre Camera di Commercio e Provincia  non hanno ancora versato  circa 1milione di euro.  Ora, non si capisce in base a quale  principio di giustizia e di correttezza amministrativa,  il Comune si appresti  a rinunciare ( o abbia già rinunciato)  al diritto di ottenere questo  saldo dei loro debiti  verso l’Enofila ( in pratica verso il Comune). Tale rinuncia , secondo loro ,  sarebbe “giustificata” con il fatto che il Comune di Asti, per effetto di  un  certo accordo subentrerebbe nella disponibilità esclusiva dell’immobile qualche anno prima  rispetto alla convenzione che legava i tre enti nella gestione dell’Enofila per un numero di anni maggiore.  Risultato: con tale accordo il Comune rinuncerebbe  sia  a far pagare i debiti a Camera di Commercio  e Provincia  ( un milione di euro) sia, per di più , si assumerebbe da solo, tutti gli oneri e  le spese di gestione( quelle che prima  venivano divise in tre ) Bell’affare! un doppio bidone dunque . Ritengo questa una delle operazioni dell’Amministrazione Brignolo che denotano colpevole acquiescenza e notevole cinismo politico,  prese contro ogni buon senso  e  principio di giustizia e  che stanno portando la città alla deriva. Gli astigiani meriterebbero più attenzione e scrupolo dal nostro sindaco”. Giorgio Galvagno, ex sindaco di Asti e consigliere di minoranza