“Il preside dell’istituto Monti Giorgio Marino, correttamente, desidera tentare di percorrere la “via istituzione” per cercare una soluzione per la sua scuola, ovvero la preannunciata chiusura della succursale a settembre se non saranno effettuati i lavori reputati necessari da Spresal e vigili del fuoco. Ciò che noi pensavamo, e che pensiamo a maggior ragione ora, è che la sola via istituzionale non sia sufficiente: è ora di percorrere la via della protesta costruttiva per far valere i propri diritti. Infatti un incontro preside – assessorato provinciale c’è stato la settimana scorsa e come ci aspettavamo non ha portato ad una soluzione credibile: la Provincia non ha dato alcuna spiegazione dettagliata e non è stata presa nessuna decisione anzi è stato ribadito dall’amministrazione che le insensate soluzioni già preannunciate come ad esempio i doppi turni in sede o spostare gli studenti nelle altre scuole sono accettabili e validissime a parer loro. Si parla di spostare 8 classi al Giobert, 4 al Penna e mancherebbe il posto comunque per 6 classi. 
La situazione non è sostenibile ed il tempo scorre: è ora di muoversi.
Dopo il volantinaggio informativo e di sostegno che come Giovani Comunisti facemmo ad inizio Aprile, martedì 17 Aprile ripeteremo con la diffusione del nostro mensile Revolution Press con tanto di prima pagina dedicata alla “questione Monti” e di svariate copie della Costituzione della Repubblica Italiana. Ci poniamo l’obiettivo naturalmente di fare informazione ma anche formazione, ricordare da dove veniamo e ricordare che la nostra Costituzione, una delle più belle del mondo, prevedrebbe una società molto diversa rispetto a quella della non curanza e mala gestione della cosa pubblica – prima vittima di ciò il diritto allo studio – come quella cui stiamo tristemente assistendo. Gli studenti devono prendere consapevolezza e lottare per i propri diritti”.
Giovani Comunisti Asti