giovanni boccia“La strage dei 150 giovani cristiani in Kenya ? Era ora, finalmente! Non mi si fraintenda signor direttore, perchè il mio cuore è gonfio di dolore ma soprattutto di rabbia. C’è voluta questa carneficina per sollevare la famosa “onda di indignazione” che ha colpito, ovviamente, solo una parte del mondo. In Africa tali tipi di stragi sono in atto da anni, a causa dell’islamizzazione, subdola e forzata, voluta dall’Arabia Saudita. Essa invia  immense somme di denaro, in teoria con il supposto nobile intento di favorire la costruzione di nuove mosche nel rispetto reciproco delle libere scelte religiose. Sì….il rispetto reciproco, ma quando mai!  Poi noi ci poniamo sempre poi la stessa domanda, ma perchè noi non possiamo aprire nei loro stati anche solo una chiesetta? In Kenya, gli edifici di culto cristiano sono costantemente, da anni , oggetto di attacchi di vario tipo, e stragi, non di queste dimensioni, sono all’ordine del giorno. Non mi ha assolutamente stupito perciò, questa tragedia, io me l’aspettavo. Oltre alle guerre per il petrolio e per l’acqua, ci dovremo abituare a quella ben più grave (inquanto colpisce gli inermi) di religione. Vedrete adesso cosa succederà a breve in Nigeria, Paese a grande maggioranza cristiana, con l’elezione Mohammadu Buhari , generale golpista ultracorrotto e ….semi-integralista. L’Africa, oltre ad essere invasa dai cinesi, che con il loro “modus operandi” stanno distruggendo quel poco dello stato sociale esistente (se così vogliamo chiamarlo) è meta, ben più pericolosa, di una sottile guerra di religione favorita dagli sceicchi arabi. Solo in questo quadro di destabilizzazione totale, si inquadra l’attentato nel campus keniano. Le forze speciali sono intervenute con 7 ore di ritardo? E allora? Dov’è l’anomalia? Si stavano massacrando, (decapitandoli con seghe elettriche!!!!!!!!!!!!!!), solamente dei cristiani, mica appartenenti ad altre religioni. Se l’Europa (che, ricordiamolo, non volle inserire nella sua costituzione “le radici cristiane del nostro continente”) volesse, domattina il problema potrebbe essere estirpato del tutto o quasi. Qui non sono in ballo interessi economici ma principi ben più alti, come quelli della libera scelta di fede. Ed allora si intervenga e subito. Come? Agli estremi mali ci sono gli estremi rimedi, quindi non rimane che l’uso della forza. Spiace dirlo ma a costoro non si può porgere l’altra guancia, ti “decapiterebbero” anche quella”. Giovanni Boccia