“Nell’ultimo decennio la gestione associata dei servizi ha costituito un tema ricorrente nel dibattito nelle amministrazioni pubbliche che non sempre però ha portato, anche nel
nostro territorio, a risultati positivi.
L’opportunità che, secondo le più recenti norme, si è trasformata in obbligo per i Comuni della gestione associata nell’esercizio delle funzioni fondamentali richiederà, in tempi
rapidi, scelte e decisioni che necessariamente coinvolgeranno anche il personale e la funzionalità complessiva dei Comuni e delle medesime Unioni.
Per queste ragioni, mercoledì 30 maggio le organizzazioni sindacali del pubblico impiego, si sono incontrate con i Presidenti delle unioni collinari dell’astigiano. L’incontro, voluto
dal sindacato, si è svolto presso l’ente provincia ed ha visto la partecipazione dei Presidenti o di rappresentanti delle Unioni Collinari Pianalto, Valleversa, Valtiglione, Val Triversa, Tra
Langa e Monferrato, Vigna e Vini e Colli Divini, per le organizzazioni sindacali erano presenti Serena Moriondo, Salvatore Bullara, Sergio Cerrato e Gianfranco Cerrato.
Al termine dell’incontro – giudicato dalle parti un momento estremamente utile e importante – è emersa chiaramente l’esigenza e la volontà di proseguire nel confronto al
fine di affrontare le questioni che potranno emergere nel corso del percorso che sta già mettendo in luce problemi di natura finanziaria, organizzativa e di gestione del personale.
Le scelte finanziarie operate a livello nazionale e la definizione della Carta delle Autonomie, potranno essere strumenti determinati per lo sviluppo dei territori a condizione che i
Comuni possano, da subito, avvalersi di un accompagnamento e sostegno nei processi di gestione associata, oltreché della certezza nelle risorse trasferite, salvaguardando così
l’insieme della titolarità delle funzioni a beneficio sia dei cittadini sia delle lavoratrici e dei lavoratori. Problematiche evidenziate dalle OO.SS. nel successivo incontro avvenuto a
livello regionale con l’assessore Maccanti sul DDLR 192/11, di riforma delle autonomie locali piemontesi, in particolare per quanto riguarda l’ampliamento delle necessarie tutele
occupazionali al personale interessato dagli obblighi ex art.14 e art.16, in caso di unioni di comuni o convenzioni.
I sindacati hanno altresì espresso l’intenzione di sollecitare il confronto anche con le Unioni che non hanno inteso partecipare all’incontro, con l’augurio che tale assenza non
sia da considerarsi come mancanza di sensibilità sui temi posti dal sindacato”.
Serena Moriondo FP – CGIL,  Salvatore Bullara CISL – FP, Sergio Cerrato e Gianfranco Cerrato, UIL – FPL