In riferimento alla polemica relativa alla delibera di Giunta avente per oggetto “Accordo di programma tra Stato e Regione del 22 aprile 2008 per l’attuazione degli interventi in edilizia ed attrezzature sanitarie, Rimodulazione interventi, Proposta al Consiglio regionale”, l’assessore alla Sanità Paolo Monferino precisa quanto segue:
“Nell’ambito delle azioni intraprese da questa Giunta per lo sviluppo della rete territoriale, emerge, centrale, la sperimentazione del modello relativo ai Centri di Assistenza Primaria (Cap) quale risposta al fabbisogno di prestazioni sanitarie ed assistenziali espresso dal territorio. Tali centri, previsti come strutture polifunzionali, rappresentano la base dell’organizzazione delle cure primarie ed un fondamentale punto di riferimento per i cittadini e per gli operatori socio sanitari; dunque, si tratta di strutture essenziali per la rete di servizi sanitari territoriali. La scelta di non procedere alla realizzazione delle Case della Salute di Castello d’Annone, Calliano e Villanova D’Asti, è stata assunta a seguito di un’attenta valutazione della situazione astigiana. Il parametro relativo alla distribuzione di tali strutture risulterebbe soddisfatto, dinanzi ad una popolazione di 200 mila abitanti, con la realizzazione di quattro centri di Cure primarie sul territorio. Due strutture di tale tipo già esistono e sono quelle di Nizza Monferrato e di Canelli, mentre le due in corso di realizzazione nei comuni di Villafranca d’Asti e San Damiano potrebbero, attraverso adeguati interventi di riorganizzazione, adeguamento ed implementazione delle attività sanitarie, assumere con completezza le funzioni di Centri di cure primarie. Tra l’altro la scelta è stata fatta anche considerando le distanze che intercorrono tra Villanova d’Asti ed altri comuni sedi di ospedali e case della salute: 15 chilometri di Carmagnola, circa 16 da Asti e poco più di 10 da Villafranca. Numeri che confermano una presenza comunque capillare di servizi sul territorio. Concludo sottolineando che le risorse inizialmente destinate alle strutture di Castello d’Annone, Calliano e Villanova saranno investite nel completamento delle strutture attualmente in corso di esecuzione, nell’adeguamento di Villafranca e San Damiano e nella conversione di Canelli in Cap. Ribadiamo infine che non ci sarà nessun ridimensionamento di servizio né di personale”. ? ? ?

Michela Bossi, Ufficio Stampa Assessorato alla Sanità Regione Piemonte