“Insieme al gruppo locale del M5S “Valle Belbo” abbiamo chiesto lumi sui lavori di realizzazione dell’Ospedale Valle Belbo. Settimane fa avevamo svolto un sopralluogo all’esterno del cantiere che sembrava totalmente fermo oltreché in “alto mare”, nonostante i tempi di consegna fissati ad inizio 2012. Molte sarebbero infatti le problematiche insorte durante la realizzazione, tra cui soprattutto l’intercettazione della falda che su quei terreni, è noto a tutti i nicesi, è molto superficiale; i ritardi di pagamento da parte della Regione Piemonte; infine, difficoltà da parte del costruttore. Stride pensare che col nuovo Piano Socio Sanitario 2012-2015 molti ospedali piemontesi sono stati e saranno chiusi e riconvertiti, mentre due dei tre ospedali in costruzione (oltre a quello di Nizza Monferrato, anche quello di Verduno tra Bra ed Alba) sono fermi. Ridimensionato il progetto della “Città della Salute” di Torino e fermato del tutto quello di Novara. Forse costruire un ospedale nuovo di zecca in un’area che le previsioni del Piano vedono assegnataria al massimo di un piccolo ospedale di territorio, con nemmeno un Pronto Soccorso, bensì un semplice Punto di Primo Intervento, ha portato ad un ripensamento della Regione? Per questo abbiamo chiesto: ●     La quantificazione economica dei costi totali dell’opera e le modalità attraverso le quali viene garantita la copertura economica al momento della presentazione della presente interrogazione; ●     Come avverrà la transizione dei servizi dall’Ospedale Santo Spirito al nuovo Valle Belbo; ●     Se si intendono ancora alienare i locali dell’Ospedale Santo Spirito come da accordo di programma; ●  La quantificazione economica e le modalità di pagamento delle opere accessorie (allacciamento all’acquedotto e all’impianto fognario, strade di accesso, ecc.) essenziali alla funzionalità dell’opera; ●     In che date e con quali modalità sono stati eseguiti i sondaggi geognostici diretti, necessari a definire le caratteristiche idrogeologiche del terreno oggetto dell’intervento; ●     Sulla base dei suddetti sondaggi geognostici diretti, quale sia stato il parere di fattibilità dell’opera e chi lo abbia rilasciato; ●     Se esistono pareri ARPA (preventivi all’inizio dei lavori) relativamente all’opportunità di valutare con attenzione la quota della falda; ●     Se sono state concesse varianti in corso d’opera, le loro eventuali tipologie e quantificazioni economiche; ●     Se la Direzione Lavori ha ricevuto eventuali riserve (Artt. 190 e 191 DPR 207/2010 s.m.i.); ●     Le eventuali sospensioni dei lavori e le relative motivazioni; ●     Lo scostamento dal cronoprogramma iniziale e l’effettiva data di consegna lavori (Art. 153 DPR 207/2010 s.m.i.); ●     L’ammontare delle eventuali penali previste in caso di ritardo nella consegna dei lavori e le loro modalità di applicazione”. Davide Bono,  Capogruppo MoVimento 5 Stelle Regione Piemonte, MoVimento 5 Stelle Valle Belbo