“Parlare di costruire un tavolo delle emergenze, che finalmente analizzi le situazioni in emergenza casa, stilarne una graduatoria e trovare le modalità per recuperare alloggi a 5 mesi dalla scadenza amministrativa dell’attuale giunta è chiaramente analizzare un percoso di 5 anni pressochè assente da parte dell’assessorato alle politiche sociali. Questo ultimo tentativo delle parti riunite al tavolo ATC, Prefettura, Sindacati, Piccoli Proprietari sapeva un po’ di esame di settembre riparatorio per uno studente inadempiente.
L’assessore Verrua, ha chiuso per 4 anni , la possibilità di accogliere le domande delle persone in emergenza, evitando cosi’ di interessarsi alle situazioni che con la crisi si andavano generando. Non ha creato altresì possibilità nel recupero di nuove unità abitative, i dati sono sconfortanti, poche le case assegnate in graduatoria, quasi zero quelle in emergenza. Nonostante le proteste del coordinamento, e le sollecitazioni di ATC, Prefettura e Sindacato, non ha saputo creare nulla, mentre invece in altri comuni ad esempio Biella si ponevano le basi di un regolamento in linea col regolamento regionale. Le associazioni, il Coordinamento Asti Est in particolare hanno dovuto far fronte a tutta l’emergenza (anche pagando di persona con processi sulle occupazioni), con le occupazioni di immobili vuoti pubblici e con un lavoro che supliva il lavoro dei servizi sociali. A agosto sotto i richiami di tutti gli
interlocutori, Verrua, ha dovuto riaprire le domande di emergenza e in pochi mesi si è raggiunto un valore di 60 emergenze, dopo quattro anni di stop! La procedura per assegnazione, gli immobili da assegnare , come occuparsi dei casi continuavano non interessare l’alunno non solo poco diligente Verrua, ma l’alunno continuava nei suoi tentativi di non rispettare i consigli di tutti gli attori (dai Sindacati, alla Prefettura) del tavolo , anzi per mesi l’alunno ha rrimandato un giudizio sul suo operato e con strafottenza si è dato regole fuori dalle leggi regionali e nazionali che regolano l’assistenza e le norme sul diritto alla casa. Nel coordinamento questo atteggiamento era per i piu’ da considerare una bocciatura dell’assessore, ma abbiamo provato a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato di ritornare a dare una possibilità all’alunno Verrua ,per creare un regolamento e una graduatoria delle emergenze e una possibilità di trovare immobili. Ci siamo seduti al tavolo convocato da Verrua, o meglio per conto del coordinamento e armato di tanta pazienza , ma da subito i compitini che Verrua proponeva erano insufficienti, discriminatori e fuori da ogni parametro di legge, insomma Verrua dimostrava di non aver studiato (dopo 4 anni ripetente), di non avere letto libri (legge regionale e regolamento, costituzione, legge quadro sui servizi sociali), inoltre non aveva un’idea critica della materia (idee innovative), non aveva penna, zaino e quaderno (case) si rifiutava pure di sentire i consigli di Prefettura, ATC e Sindacato. Un professore buono come me e interessato a risolvere i casi in emergenza abitative (persone e famiglie), insieme agli altri partecipanti al tavolo ha deciso di provare ancora a dare una possibilità. Il Coordinamento Asti Est ha allora fornito all’Assessore Verrua, i libri, le leggi, un’analisi sociologica della casa e su come recuperare case e immobili. Insieme a Prefettura, Sindacati, Piccoli Proprietari abbiamo stilato un compito che riprendesse le norme di legge che potesse innaugurare un periodo (ahime pochi mesi) in cui attuare una politica sufficiente per la casa, lavorandoci a piu’ riprese in modo collegiale. Verrua (neppure la condotta), da scolaro discolo e impertinente, ha ribaltato leggi, ha negato di voler camminare in un regolamento nel solco della legalità e ha rifiutato ogni consiglio, anzi come qualsiasi scolaro che si sente con l’acqua alla gola si è rivoltato verso Prefettura, Atc, Sindacati e Coordinamento accusandoci di clientelismo e di voler premiare l’illegalità. La risposta al tavolo mi è sembrata unanime, uno a uno i partecipanti hanno abbandonato il Tavolo, che Verrua voleva piegare al suo comportamento di studente impreparato, inosservante del mondo, delle regole e delle leggi. Inevitabile la bocciatura: Lo Studente Pier franco Verrua non si applica, non porta in assessorato gli strumenti per poter lavorare (case, progetti) e in più assume comportamenti fuori da ogni regola di comportamento, con comportamenti gravi in condotta! Respinto è il giudizio inequivocabile!”
Mario Malandrone, Coordinamento Asti Est