MORGANDO PD“Ieri sera, poco prima della riunione del Consiglio dei Ministri per la nomina dei sottosegretari, ho saputo che nell’elenco dei nomi proposto dal Pd non c’era nessun piemontese. La notizia è stata confermata dalle decisioni ufficiali. Sono senza parole. Viene penalizzata in modo indegno l’unica grande regione del nord in cui il Pd ha conquistato il premio di maggioranza al Senato, e che ha contribuito con 34 eletti alla composizione della nostra rappresentanza parlamentare. Si impedisce al Pd del Piemonte di dare il suo contributo, nell’azione di governo, alla soluzione dei problemi drammatici della nostra Regione. Lo giudico un atto di insipienza politica gravissimo, oltreché un oltraggio alla nostra dignità ed al nostro impegno di questi anni. Adesso capisco le difficoltà di interlocuzione di questi giorni, gli imbarazzi dei colloqui, i telefoni che suonavano a vuoto e i messaggi senza risposta. Abbiamo pagato un percorso decisionale tutto centrato su logiche spartitorie, proprio in un momento in cui le tensioni e il dibattito sul territorio richiedevano particolare cautela ed attenzione. Un vulnus che, almeno per quanto mi riguarda, sarà difficile da sanare. Attendo con ansia di conoscere le spiegazioni che verranno date di queste decisioni. Tuttavia i democratici piemontesi hanno il diritto di sapere che qualcuno si assume la responsabilità politica dell’accaduto. Lo faccio io, con dispiacere ma con determinazione, rassegnando le dimissioni dalla segreteria regionale. Ti prego di informare la Direzione e l’Assemblea, e di promuovere le iniziative opportune per la gestione del partito in vista del congresso. Avremo tempo per una valutazione serena di questi anni di lavoro politico comune, e per una ricostruzione delle ragioni di una così mesta conclusione. Per ora ringrazio, attraverso te, tutti coloro (iscritti, militanti e dirigenti) che in questi anni hanno contribuito alla nostra comune, bella esperienza politica”. Gianfranco Morgando, segretario regionale Pd