L’altra sera, contravvenendo al mio imperativo di non tornare “sul luogo del delitto”, ho assistito per la prima volta da quando non sono più consigliere al Consiglio Comunale aperto sugli aumenti delle tariffe varati dalla giunta Rasero. Non è stato uno spettacolo edificante. La posa con “ventaglio orientale” del Sindaco sembrava dettata più dal disinteresse verso gli interventi che si susseguivano che dall’effettiva calura in sala e la scelta finale dell’intera maggioranza di non replicare agli interventi è sembrato un atteggiamento da Marchese del Grillo (io sono io e voi non siete un c…o)! Eppure questo atteggiamento non è nelle corde di Rasero, di solito persona educata e cortese. C’è nella sua Giunta qualche figura politica di lungo corso che ha costruito le sue fortune elettorali sull’ascolto e il dialogo con i cittadini, ma l’altra sera non ha fatto sentire la sua voce. Ci sono tanti giovani di belle speranze che avrebbero interesse a dimostrarsi attenti al confronto con i bisogni dei cittadini, anche da parte loro neanche un vagìto, silenzio assoluto. Sembravano ossequiosi dell’Ordinanza Sindacale che vieta “giochi molesti” nell’area di Piazza San Secondo! Escludendo l’ipotesi che l’intera maggioranza abbia voluto dimostrare disprezzo rispetto alle istanze rappresentate, l’unica spiegazione che sono riuscito a darmi è che siano state vittime di un sortilegio che li ha confinati in una “bolla di sordomutismo”!

Allora riassumo per iscritto quanto la maggioranza non ha “potuto” ascoltare l’altra sera: come mai, a fronte di ricavi (comprensivi dei contributi regionali e comunali) superiori alle spese del costo vivo del trasporto pubblico locale, la Giunta ha deciso di far pagare a pensionati e studenti (principali fruitori dei bus urbani) aumenti che sfiorano il 100%?
Come mai a fronte di incassi da parcheggi di gran lunga superiori a 1 milione di euro si è deciso di tartassare i residenti nelle zone ZTM e ZTL con un aumento di 2,5 volte il costo dell’abbonamento annuale sulla prima auto (da 60 a 150 euro) e di 5 volte sull’eventuale seconda auto (da 60 euro a 300 euro)?
Considerato che ASP ha chiuso il bilancio 2017 con un utile di circa 1,8 milioni di euro in cosa ha utilizzato la sua parte (il 55%) il Comune? Perché non li ha destinati al miglioramento di un servizio sempre più carente?

E ancora: come mai a fronte di un utile per il Comune di Asti di circa 300 mila euro, derivante da GAIA per la gestione rifiuti 2017, è aumentata la bolletta dei rifiuti di oltre il 5%?

Potrei continuare con altri interrogativi ma mi sembra di aver offerto al Sindaco un “ventaglio nostrano” di quesiti con cui sventolarsi e, se gli è tornata la parola, su cui dare risposte ai cittadini accantonando per il momento il ventaglio cinese del disinteresse!

Giovanni Pensabene