Ci risiamo! Qualche tempo fa abbiamo dovuto protestare per uno squallido cartellone pubblicitario, affisso in Corso Alessandria, proprio all’ingresso della città. Ci viene segnalato un altro cartellone di pari tenore, volgare, pesantemente allusivo e offensivo verso le donne. Offensivo per tutte le persone civili. Non è solo (solo?) una questione di cattivo gusto e di una pessima immagine che Asti rimanda a chiunque vi acceda dall’ingresso Est. E’ una questione di rispetto verso le donne astigiane e verso tutta la cittadinanza. Sappiamo che la Commissione Pari Opportunità del Comune di Asti aveva proposto al Sindaco e alla Giunta Comunale una bozza di delibera contro la pubblicità sessista. Ci chiediamo che fine abbia fatto. Ci chiediamo se il semplice pagamento di un diritto di affissione dia diritto a chiunque di esporre il messaggio che ritiene, senza alcun vaglio almeno in merito alla decenza. Chiediamo che il Comune prenda provvedimenti. Ci sentiamo infine di rivolgere un appello ai mezzi di informazione locali affinché, nel sacrosanto rispetto del diritto di cronaca, usino tuttavia la massima delicatezza nel trattare una nota vicenda di cronaca nera che interessa il nostro territorio. E’ un appello che vorremmo rivolgere soprattutto ai media nazionali, perché lì abbiamo riscontrato alcuni eccessi e una certa qual morbosità. Ci preoccupa in particolare la serenità dei bambini coinvolti nella brutta storia, che non possono vivere una situazione di vero e proprio assedio. Ma ai media nazionali abbiamo scarso accesso, quindi confidiamo che la saggezza e il buon senso dei media astigiani compensino le manchevolezze di altri. Grazie per l’attenzione e cordiali saluti. COORDINAMENTO DONNE CGIL ASTI