“Nel corso della discussione sul bilancio di previsione del Comune di Asti è stato approvato un emendamento (proposto dalla sottoscritta) che punta i riflettori sull’Enofila. Sì, proprio l’edificio di corso Cavallotti in cui nel 2013 e 2014 si sono svolte le due disastrose edizioni di quella che era stata la Fiera Città di Asti per oltre 60 anni. Oggi quell’edificio è desolatamente vuoto e se non si troverà un modo nuovo per valorizzarlo è destinato a fare la fine che gli altri contenitori vuoti della città stanno facendo: il degrado crescerà e ci saranno altre spese da sostenere per mantenerlo anche solo in piedi. Fra l’altro è già stato annunciato che la Douja quest’anno si svolgerà in centro città: scelta più che condivisibile se con l’occasione sarà valorizzato il nostro bel centro storico e i nostri magnifici palazzi storici, recentemente ristrutturati  con i soldi del Pisu. L’idea è questa: legare il vino e il cinema in un intreccio che valorizzi il territorio astigiano e possa produrre benefici effetti sull’economia locale. Si pensi solo a come certi film o certi sceneggiati televisivi hanno contribuito a far conoscere ed apprezzare turisticamente alcune parti della nostra Italia: l’Umbria, la Puglia, il Trentino… Perché Asti e l’Astigiano devono essere da meno? C’è la concreta possibilità di accedere a fondi europei e, attraverso il coinvolgimento di Film Commission, trasformare una parte dell’Enofila in set cinematografico in cui avviare la produzione di films  e/o serie televisive che allarghino l’osservazione sulla città, sui suoi monumenti, sul territorio circostante , sui vigneti delle nostre stupende colline e sui vini che vi vengono prodotti. Una colossale operazione di marketing per Asti e per il territorio astigiano. Che cosa aspettiamo? Mi auguro davvero che il Sindaco e la Giunta non sprechino un’occasione che capita una volta sola. Asti non può permettersi altri passi indietro. Occorre uno scatto d’orgoglio e la capacità di pensare in grande. Angela Quaglia