“Rispondo al nuovo commissario della Casa di Riposo città di Asti. Caro Commissario, la cosa più grave in tutta la vicenda della tua nomina, è costituita dal fatto che il Sindaco, aprendo alla città la possibilità di presentare curricula, aveva legittimato la convinzione che la scelta del Commissario sarebbe stata effettuata entrando nel merito  delle qualificazioni esposte dai candidati. Sappiamo poi come è andata a finire: il sindaco ha mandato uno solo dei curriculum in Regione (il tuo) dimenticando gli altri. Una richiesta di collaborazione alla città buttata ancora una volta nel cestino. Ma proprio perché è stato mandato solo il tuo curriculum è stata una naturale curiosità andare a vedere titoli ed esperienze. Ci conosciamo da tempo e so che sei stato sindaco di Valfenera e presidente del Cogesa: titoli sicuramente interessanti. Ma perché aggiungere ( poiché non era richiesto) un dottorato non riconosciuto in Italia? Dici poi che altri hanno preso titoli analoghi: non so a chi tu ti riferisca e non mi interessa anche perchè non ho visto altri curricula valorizzati con titoli di studio di questo tipo. In ogni caso, ti auguro buon lavoro: da fare ce n’è e prossimamente verremo a consegnarti le firme che abbiamo raccolto in città come Osservatorio della Sanità affinchè tu comprenda appieno quanto la Casa di Riposo Città di Asti stia a cuore agli astigiani”. Angela Quaglia