“Il presidente Cota è oramai immerso nella campagna elettorale e non perde occasione per negare la realtà dei fatti, come è accaduto anche negli ultimi giorni attribuendo al nuovo Governo la colpa dell’aumento delle tasse a livello regionale: un nuovo maldestro tentativo di fare nello stesso momento il leader leghista che contrasta il governo Monti ed il presidente del Piemonte.
Intanto, non è affatto vero che la Regione fosse obbligata ad aumentare l’accisa sulla benzina da una legge dello Stato, legge peraltro varata dal Governo Berlusconi-Bossi per consentire alle Regioni di far fronte ai danni delle calamità naturali, dal momento che lo Stato non garantiva più trasferimenti alle Regioni per quel tipo di interventi. Una possibilità, dunque, non un obbligo. Così come non era un obbligo l’incremento dell’addizionale Irpef, e la Regione poteva cogliere l’occasione per procedere a una rimodulazione delle addizionali. Né era un obbligo per la Regione l’applicazione del superticket deciso dal Ministro Tremonti.
Vi è poi un altro ragionamento che sarebbe ora si incominciare a fare con chiarezza: si prende dalle tasche dei cittadini non solo quando si aumentano le imposte, ma anche quando non si garantiscono più i livelli dei servizi, quando non si garantiscono più le borse di studio universitarie o, come succederà quest’anno, si diminuiscono gli interventi sulle politiche sociali e si tagliano i servizi incidendo anche in questo modo sulle persone e sulle comunità locali.
Invito il Presidente Cota ad affrontare le difficili scelte che è chiamato ad assumere non ricorrendo a una campagna di comunicazione demagogica, ma spiegando ai cittadini come intende ricreare un nuovo punto di equilibrio affinché la Regione riesca a sostenere l’economia e la coesione sociale.
Sotto questo aspetto è bene che la Regione, viste le poche risorse a disposizione, non duplichi gli interventi dello Stato a favore delle assunzioni (infatti la manovra Monti contempla forti agevolazioni in questo ambito), ma operi scelte che guardino al sostegno della ricerca (che nel bilancio 2012 vede drammaticamente dimezzate le risorse), dell’internazionalizzazione delle imprese e dell’accesso al credito”.

Angela Motta – Consigliere Regionale PD