“Anche oggi abbiamo assistito a un nuovo sconcertante capitolo della crociata giudiziaria condotta da Cota e dai suoi oramai pochi pasdaran. La decisione della Giunta di chiedere la sospensiva – in attesa dei pronunciamenti di Consiglio di Stato e Cassazione – altro non è che un ulteriore disperato tentativo di prendere tempo e di non accettare la realtà dei fatti. Un accanimento giudiziario, un attorcigliarsi su cavilli giuridici e procedurali che dimostra che perfino Cota ha perso il bandolo della matassa e la lucidità, oltre a quel senso di responsabilità di cui non ha mai fatto esercizio. 
È evidente che Cota e il centrodestra non sanno più dove andare a parare. Come tutti i cittadini, anche il PD manifesta il proprio sconcerto di fronte a questo confuso e illogico agitarsi e al prolungamento di questa insensata agonia istituzionale. 
Per quattro anni Cota ha dovuto cercare continue mediazioni tra i suo alleati, ora siamo arrivati al punto che deve mediare perfino sulle scelte da perseguire in sede giudiziaria. Non si rendono conto che è sparita ogni funzione di governo regionale ancora prima della sentenza del Tar che ha limitato l’operato della Giunta e del Consiglio agli atti indifferibili e urgenti. 
Questo continuo susseguirsi di ricorsi e controricorsi dimostra l’assoluta assenza di preoccupazione per le gravi condizioni in cui versa il Piemonte e la siderale lontananza della Giunta dalle pressanti esigenze della nostra comunità”. 
Aldo Reschigna 
Capogruppo regionale PD Davide Gariglio 
Segretario regionale PD Piemonte