Il centrodestra, che sta promettendo in campagna elettorale di abbassare le tasse, ad Asti ha appena deliberato di alzarle pesantemente ricorrendo anche allo “scaricabarile” per tentare di mascherare la propria incapacità di gestire il bilancio comunale senza “spremere” i cittadini.

Rincari bus e parcheggi.
In realtà il rincaro dei biglietti dei bus e dei parcheggi deliberato da Rasero serve a compensare il fatto che nel Bilancio 2018 il Comune ha previsto di tagliare 250.000,00 euro per il trasporto pubblico. Per poter mantenere lo stesso livello di servizio deve compensare il taglio con i maggiori introiti che si spera di incassare aumentando il costo di titoli di viaggio e parcheggi.
Il fatto che nei cinque anni precedenti siano state mantenute le tariffe più basse del Piemonte è un merito e non un demerito della precedente amministrazione. Sarebbe stato meglio continuare a mantenere le tariffe basse.

Rincari Tassa rifiuti.
Negli ultimi due anni l’amministrazione precedente aveva ridotto complessivamente di circa il 5% il costo spalmato sugli astigiani della tassa rifiuti.
Nel 2015 i “costi da ripartire tra utenze domestiche e non domestiche” sono stati di 18.302.418 euro; nel 2016 sono scesi a 17.961.138 e nel 2017 sono scesi a 17.427.195. Nel 2018 si risale a 18.281.893 euro. Questo aumento non serve affatto a compensare buchi passati ma le spese del 2018. Si vedano i piani tariffari delle delibere 2015/16/17/18 (DOC 4-5-6-7: l’ammontare complessivo dei costi di servizio è sempre a pag. 9).
L’amministrazione precedente ha sperimentato (nel quartiere Torretta e zona viale alla Vittoria) un sistema di raccolta che se applicato in tutta la città consentirebbe di evitare i rincari riconducibili all’aumento dei costi determinato dallo scatto contrattuale dei dipendenti dell’igiene urbana: purtroppo anziché decidere subito di adottare il nuovo sistema, come si sarebbe potuto fare in modo da poter beneficiare dei minori costi dal 2018, non si è ancora assunta la relativa delibera.
Se si accelerasse questa riorganizzazione si potrebbe fare marcia indietro sull’aumento della tassa rifiuti.

Il rincaro delle mense non c’entra con gli oneri di urbanizzazione.
Rasero tenta di giustificare il rincaro delle mense e delle tariffe sociali giustificandosi col calo degli oneri di urbanizzazione. Nel 2017 gli oneri di urbanizzazione sono stati (come previsto dalla legge) usati in parte corrente solo per la manutenzione ordinaria dei beni comunali (strade, palazzi, scuole, etc.). Non potevano (come sarà anche per il 2018) essere usati per altro (es. stipendi o spesa sociale).
Quindi dire che si aumenta il costo della mensa perché si teme che possano entrare meno oneri di urbanizzazione non ha alcun nesso logico né pratico.

L’amministrazione precedente non ha lasciato buchi e Rasero lo certifica già nel luglio 2017
L’amministrazione precedente non solo non ha lasciato buchi di bilancio ma un “avanzo di amministrazione”.
Infatti la buona salute del bilancio comunale ereditato era già stata certificata a luglio 2017, attraverso la cosiddetta delibera di salvaguardia approvata dalla giunta Rasero e dai suoi consiglieri di maggioranza, e che ha attestato l’assenza di buchi consentendo alla nuova amministrazione di applicare quote di avanzo per finanziare nuove spese e, nel contempo, mantenere gli equilibri di bilancio così come hanno certificato anche i revisori dei conti.

Alcuni dati:
Pagina 5 del Rendiconto 2016 (approvato dai revisori dei conti) attesta avanzo di amministrazione 2016 di particolare rilievo (euro 25.415.074,76)
Nel 2017 l’amministrazione Rasero ha già speso 1.944.766,08 euro avanzati dall’amministrazione precedente:
con la variazione di bilancio di luglio 2017 ha applicato 647.335,68 euro in parte corrente e 660.923,21 in parte straordinaria;
con la variazione di bilancio di novembre 2017 ha applicato alla parte corrente euro 116.507,19; al conto capitale euro 520.000,00.

A settembre Rasero torna a certificare la buona salute del bilancio ereditato
E’ scaricabile dal sito del Comune- sezione trasparenza, infatti, la Relazione di inizio mandato che ogni Sindaco è nel dovere di redigere. Diligentemente anche il Sindaco Rasero ha fornito ai cittadini la sua relazione che dettaglia da più punti di vista lo stato di salute dell’Ente. Tra i tanti elementi analizzati dal documento, quella più corposa e dettagliata riguarda proprio il quadro della situazione finanziaria del Comune. Il Sindaco ha, nero su bianco, certificato che il bilancio, così come ereditato, “NON PRESENTA SQUILIBRI” (pag. 19 del documento richiamato).
Nel merito il Documento così recita:
Al punto 1.5 condizioni finanziarie dell’Ente: Indicare se l’Ente, nel mandato amministrativo precedente, ha dichiarato il dissesto finanziario ai sensi dell’art. 244 del TUEL, o il predissesto finanziario ai sensi dell’art. 243 bis
1) DISSESTO: NO
2) PREDISSESTO: NO
In sintesi:
a Luglio Rasero certifica che il bilancio è in ordine;
Il 22 settembre ribadisce il concetto;
a pochi giorni di distanza, “RIBALTA LA FRITTATA”, nel maldestro tentativo di giustificare gli aumenti tariffari: troppo facile dare la colpa a quelli di prima.

Multe non riscosse.
Si dice che gli attuali problemi del comune sarebbero causati dal fatto che è aumentata negli anni la quota di multe non riscosse. Probabilmente l’incremento segnalato è soprattutto apparente (e dovuto al cambio di contabilizzazione).
Se anche fosse vero, il fatto non inciderebbe negativamente sul bilancio dell’anno in corso ma semmai avrebbe inciso sui bilanci precedenti, che però si sono chiusi in equilibrio e con tasse più basse.
Semmai si dovrebbe accusare l’amministrazione precedente del contrario: “hai dovuto applicare tasse più alte di quelle che avresti potuto applicare se avessi riscosso più multe”.
Oggi però il problema è che l’amministrazione in carica vuole aumentare le tasse. Se sarà anche più brava a riscuotere le multe avrà (rispetto al passato) due fonti di “spremitura” in più dei cittadini rispetto al prelievo operato negli anni scorsi dall’amministrazione precedente: le multe in più e le tasse aumentate.

La storia ci racconta che non serve dare la colpa alla precedente amministrazione perché per fortuna i cittadini hanno la maturità per sapere valutare.
Gli aumenti tariffari – BUS, MENSE, PARCHEGGI E TARI, sono stati una precisa scelta dell’amministrazione RASERO che se ne deve assumere la piena responsabilità. Una scelta le cui conseguenze incideranno pesantemente sulla vita quotidiana delle famiglie.

Gruppo Consigliare PD Asti e Organi del Partito.