“Con la presente siamo a richiedere formalmente all’amministrazione di voler provvedere ad un urgente atto di estrema importanza: deliberare una Variante di salvaguardia al vigente PRGC per arrestare qualunque nuova edificazione all’interno della superficie comunale della città. Tale nostra richiesta, già avanzata verbalmente nei mesi scorsi, è ritenuta da noi non più procrastinabile essendo al momento non ancora stata prodotta la “scheda censuaria” proposta dalla nostra campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio” per mettere in luce l’ammontare del patrimonio edilizio esistente in città non utilizzato, sfitto o vuoto. Il Piano regolatore in vigore è enormemente sovradimensionato rispetto alla effettiva popolazione residente e al dato demografico registrato negli anni; esso prevede una Capacità Insediativa Residenziale pari ad oltre 127 mila abitanti potenziali a fronte dei poco più di 76 mila attuali e necessita di una urgente e corretta riproposizione,  anche alla luce della ipotizzata Variante di Piano Frazionale in corso di definizione. L’amministrazione ha accolto la nostra richiesta censuaria con delibera all’unanimità del consiglio comunale e si è impegnata a produrre i dati richiesti nell’aprile del prossimo anno: è una data molto lontana che ci pone nella condizione di temere che nel corso dei prossimi mesi vengano compromesse superfici libere e/o agricole a fronte di una inesistente domanda effettiva. In tutta Italia anche le forze economico-produttive del settore stanno invitando le amministrazioni locali a non sprecare più suolo/territorio e, parimenti, a mettere in campo ipotesi di rilancio delle attività connesse al recupero edilizio. Anche il presidente delle imprese edili di Confindustria Asti, Sergio Mascarino, si è fatto latore di questa richiesta, unitamente a molti architetti astigiani. Nelle prossime settimane è nostra intenzione organizzare un momento di confronto pubblico tra cittadini, amministratori e operatori del comparto edile per definire proposte concrete valide tanto dal punto di vista sociale ed ambientale, quanto sotto il profilo economico; la Sua presenza sarà indispensabile. Così come indispensabile risulta essere l’urgente deliberazione di “moratoria” per dare uno sprone alla progettualità di un nuovo percorso di autentica sostenibilità”. Movimento Stop al Consumo di Territorio di Asti