OSPEDALE CARDINAL MASSAIA - ASL AT“Come cittadini, come iscritti al Pd nonché come appartenenti all’associazione Possibile dei “civatiani” di Asti, dobbiamo reagire con forza alla presa di posizione condiscendente del nostro partito e alla accettazione disciplinata delle sciagurate decisioni regionali, che penalizzano pesantemente la sanità dell’intero territorio provinciale con gravi ripercussioni e conseguenze per i suoi abitanti. Senza scomodare l’autorità pastorale del vescovo Monsignor Francesco Ravinale, che ci sembra tutt’altro che tranquillizzato dalle presunte recenti “conquiste” degli amministratori locali in difesa  della nostro realtà sanitaria; è sufficiente, ad esempio, la posizione espressa da un autorevole esponente del Pd astigiano come Paolo Bagnadentro, che evocava addirittura il ricorso ad una patrimoniale in alternativa a questi drastici e insopportabili tagli indiscriminati. Come pure condividiamo pienamente le preoccupazioni ragionevoli e responsabili  del Presidente dell’Ordine dei Medici, Claudio Lucia. Non dobbiamo permettere che la rigida organizzazione in quadranti della rete sanitaria piemontese possa sacrificare e mortificare le eccellenze e le risorse dei singoli territori, che si sono faticosamente sviluppate ed evolute negli anni grazie alla dedizione e all’impegno degli operatori sanitari, grazie alle iniziative politiche degli amministratori locali, grazie al sostegno “non solo morale” della popolazione tutta.  Non dobbiamo permetterlo: se non bastano il confronto e la trattativa, se non basta la contestazione dell’opinione pubblica (vedasi raccolta firme), non resta purtroppo che il legittimo ricorso alla magistratura competente!” Luigi Sposato, associazione “Possibile”