passocarrabile“Asti come Vizille. Il 21 luglio 1787 a Vizille, piccolo centro vicino a Grenoble, si ebbe la prima espressione di aperto dissenso alla monarchia francese; la piccola Asti potrebbe ripeterne le gesta con la “battaglia dei passi carrai” che vede schierati cittadini, forze economiche e sociali su un unico fronte contro una misura denunciata come vessatoria: la Cosap, la tassa sui passi carrai della intera provincia che ricorda lo stato di vassallaggio del cittadino nei confronti dell’autorità. La misura è stata adottata dal Commissario straordinario che sostituisce il Presidente della Provincia, dimessosi con la giunta. La “gabella” incide su tutti gli accessi da proprietà private (inclusi i campi che sono molti, in una provincia dedicata all’agricoltura) alla sede stradale provinciale, con tariffe che vanno dai 13,16 euro a metro quadro (applicati con diversi coefficienti); secondo il Commissario e gli uffici provinciali, il proprietario deve istruire apposita pratica (costo 10 euro) ed essere inoltre in possesso di autorizzazione imposta dal Codice della Strada, pena una sanzione a meno che non presenti apposita dichiarazione entro il 16 dicembre. La tassa è dovuta da quanti abbiano rampe di accesso con tubi posati nel fosso e coperti da terra, così ulteriormente distinguendo fra “possidenti di serie A e di serie B”. Con questa misura, si attende un incasso di 800.000 euro che – ironia della sorte, sempre avversa e ria – andrebbero per la manutenzione delle strade e delle scuole. “Il mio regno per un accesso carraio” risuonerà presto nell’Astigiano?” Gli Argonauti