«Il collegamento ad alta velocità tra Torino e Lione è un’opera fondamentale per lo sviluppo del sistema Paese e del Piemonte. Le istituzioni hanno il dovere di procedere con determinazione affinché l’Italia si possa dotare rapidamente di questa infrastruttura. Il progetto della Torino-Lione  è stato deciso anni fa e la sua non realizzazione significherebbe tagliare il Paese dai corridoi transeuropei, mancando importantissime opportunità di sviluppo. Verrebbe meno, infatti, un fattore determinante per favorire la competitività con i nostri partner europei, soprattutto in ragione del progressivo allargamento ad Est dell’Unione Europea. Ipotesi da scongiurare  se si pensa che l’Italia è uno dei più importanti partner commerciali dei paesi dell’Est attraversati dal corridoio V che, com’è noto, parte da Lione, giunge a Trieste e prosegue fino a Budapest passando per Lubiana. È evidente, dunque, che i principali benefici dell’allargamento ad Est ricadranno prevalentemente sulle aziende di quei paesi che hanno già consolidati legami commerciali, come appunto l’Italia. Mi auguro che le istituzioni sappiano isolare i violenti, prevengano le infiltrazioni di frange anarchiche e, nel pieno rispetto di chi pacificamente manifesta una posizione differente, creino le condizioni affinché il cantiere vada avanti e si realizzi un’opera decisa democraticamente e fortemente voluta dalla stragrande maggioranza dei piemontesi e degli italiani».
Roberto Marmo, componente della Commissione Bilancio della Camera