“Ieri si è tenuta una riunione con le aziende del Coas di Asti e, purtroppo le notizie che ci sono state date non sono ahimè delle più incoraggianti. Questo mese agli autisti delle aziende della  Gelosobus di Canelli e delle autolinee Giachino di Villanova d Asti non verrà erogata la quattordicesima e gli stipendi come al solito verranno erogati non prima del 20 luglio, tutto questo perché la Regione Piemonte ha erogato nuovamente i soliti 480 mila euro, sufficienti solo a far fronte agli stipendi e, la Provincia di Asti pur avendo incassato altri soldi dalla regione nei mesi scorsi,non vuole erogarli alle aziende del Coas in quanto sostiene che quei soldi li aveva anticipati in altre occasioni e che quindi un altra trance di 480 mila euro se la sono trattenuta per mettere a posto i loro conti, la loro cassa; ed i nostri conti e la cassa di noi autisti? A questa non ci si pensa mai, a noi nessuno ci pensa, ma gli stipendi degli alti funzionari della provincia o della regione per queste persone gli stipendi, le indennità varie o altro ancora, per questi signori i soldi ci sono sempre, chissà come mai Oltre a quanto già scritto dobbiamo purtroppo comunicare delle altre brutte notizie che riguardano i nostri passeggeri l’utenza tuta in generale. Dal 5 al 25 agosto, il temuto blocco dei bus sarà effettuato nella Provincia di Asti, tutto questo dovuto al famoso taglio del 6% voluto dalla Regione Piemonte,quindi per tutto questo periodo non un solo bus circolerà per tutta la nostra provincia, con un grave danno alla collettività , producendo di fatto una grave violazione al diritto dei cittadini di usufruire del trasporto pubblico per è recarsi al lavoro, in ospedale o altro ancora e,producendo quindi di fatto un interruzione del servizio pubblico,cosa non ammessa dalla legge e,che la nostra Provincia di Asti in qualità di ente appaltatore del servizio e la Regione Piemonte dovranno farsi carico e farne spiegazione a tutti i cittadini Detto tutto questo le brutte notizie non sono finite;dalla riunione di ieri se da un lato il taglio chela regione Piemonte per il 2013 si è fermato per tutti (o quasi) ad un taglio generale del 6% e se per il 2014 il taglio previsto,ma non sicuro sarà del 5% per tutte le aziende del TPL della nostra regione, la nostra cara Provincia di Asti ha pensato bene di aumentare questi tagli portando li oltre al probabile,ma non certo 5% della regione ad un altro 15% in più portando il tutto negli ultimi anni ad un taglio complessivo di ca il 40% questo solo nella nostra provincia, ma questo ulteriore taglio cosa comporterà ? Quali corse verranno soppresse o tagliate?beh dopo tutti i tagli già effettuati,non possiamo fare altro che immaginare che questi tagli andranno ad aggravar si, andranno ad incidere sulle linee scolastiche che come già detto in precedenti comunicati, violano apertamente il diritto allo studio, il diritto alla mobilità di tutti, e sopra tutto andranno ad incidere ed a procurare sicuramente gravi ripercussioni sul lavoro di noi autisti, bloccando future assunzioni e mettendo a rischio il posto di lavoro di quegli autisti che ad oggi hanno ancora ( ma non si sa sino a quando) un posto fisso,un posto di lavoro a tempo indeterminato, ma che ormai vista la situazione,tale non si può più chiamare. Questo per la provincia di Asti, mentre per la provincia di Alessandria i tagli saranno ancor più marcati e questi già a partire da settembre 2013 con un taglio del TPL del 30% e questo taglio, questo si che andrà fortemente contro le linee scolastiche , mettendo a serio rischio lo svolgimento di questo servizi, basti pensare alla Castagnole-Alessandira dove presubilmente verranno tagliate una corsa ogni tre, specialmente la mattina e comunque negli orari scolastici. Abbiamo chiesto al Prefetto di Asti un incontro immediato contatto le rappresentanze politiche della nostra Provincia, con l’Unione degli Studenti di Asti, con i sindaci di tutti i Comuni della nostra Provincia, con i rappresentanti delle aziende del COAS, ma sopra tutto con il Prefetto della Provincia di Asti, affinché usato ulteriore taglio per il 2014 non debba a venire e, se ciò non accadrà, sia noi come Comitato Sap , ma anche tutti i cittadini e gli studenti della nostra provincia tornerò in piazza nelle vie della città di Asti e non solo per manifestare tutto il nostro dissenso a tutto questo. Noi non ci fermiamo e non ci fermeremo mai,sia per tutelare il nostro posto di lavoro, ma sopra tutto per tutelare il diritto di tutti i cittadini nessuno escluso ad essere trasportati dai nostri bus,sia che essi debbano andare al lavoro, a scuola, ad una visita medica in ospedale od anche solo per fare dello shopping. Oltre a quanto già evidenziato, scordato di dire ancora una cosa già annunciata lo scorso mese: il governo italiano ad inizio giugno aveva sbloccato 150 milioni di euro alla Regionea favore del TPL con il patto che la stessa avrebbe dovuto esprimersi su come ed in quanto tempo avrebbe erogato alle aziende del TPL piemontese entrò e non oltre l inizio di luglio 2013, ad oggi non sappiamo nulla, la regione Piemonte al riguardo non si è ancora pronunciata ed alle nostre richieste di spiegazione non abbiamo ancora avuto risposte, dove sono finiti questi soldi? Non vorremmo che anche questi che sono comunque soldi vincolati al TPL facessero la fine di tanti e tanti altri”. Maurizio Dovico, Comitato Sap