“Su iniziativa del Coordinamento Asti-Est e di PIAM onlus, i candidati sindaco Fabrizio Brignolo, Giovanni Pensabene, Gabriele Zangirolami e i candidati al consiglio comunale Alina
Haman, Mario Malandrone, Piero Vercelli e Roberto Zanna, hanno incontrato le famiglie occupanti dello stabile in Via Allende  e hanno discusso con i presenti del problema
abitativo in Asti.
A fine incontro, dopo un ampio scambio di proposte e constatato che in città:
1. il problema abitativo è sempre più pressante,
2. negli ultimi anni è mancata del tutto una politica comunale rivolta a affrontare concretamente le situazioni di emergenza abitativa,
3. occorre intervenire con decisione e tempestività, per evitare che molte situazioni critiche, ma ancora “recuperabili” diventino vere e proprie emergenze, si è deciso di verbalizzare i punti più significativi emersi dal confronto pubblico, per poi sottoporli a tutti i candidati sindaco e a tutti i candidati al consiglio comunale, chiedendo di sottoscriverli.
1 – Si chiede all’Amministrazione Comunale di ritirare i provvedimenti amministrativi, civili e penali emessi contro le famiglie ad oggi occupanti gli spazi di Via Allende e Via Orfanotrofio. Si riconosce che le occupazioni di immobili per esigenze abitative, sociali o culturali costituiscono un legittimo esercizio di diritti costituzionali; ci si impegna per il futuro a non procedere legalmente contro eventuali nuove occupazioni a scopo abitativo.
2 – Ci si impegna a potenziare i Servizi Sociali del Comune, in particolare nel settore “reddito e casa”. Sarà necessario avviare:
• un censimento di tutti i singoli e famiglie in condizione di precarietà e/o emergenza abitativa.
• un censimento di tutti gli immobili sfitti, pubblici e privati, presenti in città, nonché di quelli in vendita giudiziaria, con particolare riguardo ai titoli di proprietà (immobiliare, banche, assicurazioni, piccola proprietà, in vendita giudiziaria)
• procedure per l’acquisizione nel patrimonio immobiliare dell’atc dell’edificio di via Allende
• la ristrutturazione dell’edificio di via Orfanotrofio per ricavarne 19 alloggi di edilizia residenziale pubblica (come da studio di fattibilità della relativa variante);
• la regolarizzazione a norma di legge del domicilio delle famiglie “occupanti” di via Allende e di via Orfanotrofio.
• l’avvio di un progetto di social housing per l’edificio Ferrotel.
3 – Nel caso non si trovino altri strumenti rapidi e efficaci per contrastare il problema delle emergenze abitative, si requisiranno gli edifici pubblici inutilizzati che saranno destinati
all’accoglienza delle famiglie sotto sfratto.
4 – Ci si impegna a riattivare il “Tavolo cittadino sulle emergenze abitative”, che sarà gestito con dinamiche di partecipazione orizzontale e di confronto reale e concreto, fra istituzioni e
enti del privato sociale e associazioni”.

Coordinamento Asti Est