“In queste ultime settimane esponenti dell’Amministrazione Comunale si sono ripetutamente avvicendati sui giornali per alludere al fatto che la mia personale decisione di non dimettermi dalla carica di presidente Asp dipendesse dalla calcolata volontà di farmi revocare dal Sindaco per aprire subito dopo una trattativa o un contenzioso per ottenere soldi in cambio del mancato proseguimento dell’incarico fino alla sua scadenza naturale. Dunque una strategia finalizzata a ottenere indennità economiche di cui in passato, in Asp, anche presidenti del centrodestra hanno beneficiato, accettando di terminare anzitempo il loro mandato. Io no. Esistono persone la cui etica e coerenza va in senso contrario ai comportamenti qui sopra descritti e il cui unico interesse è operare con correttezza e trasparenza: io mi metto tra queste. Non mi interessano i soldi. Se ne facciano una ragione il sindaco Rasero, il vice sindaco Coppo, l’opinionista Coffano e via dicendo. Ho deciso di non dimettermi dalla carica di Presidente ASP, come richiesto dal Sindaco, perché non ho ragioni valide per farlo: ritengo di aver ben operato, insieme al Consiglio di Amministrazione che da domani terminerà la sua stagione, nell’interesse dell’Azienda e dei cittadini utenti. E non ritengo che lasciare per far posto a persone di altro colore politico, come richiesto da Rasero, sia una ragione valida, la sola finora sostenuta da lui. Ribadisco dunque la mia decisione di non dimettermi, attendendo il compiersi della revoca nell’Assemblea dei Soci di domani, di essere totalmente disinteressata alle indennità economiche e di essere invece molto interessata a leggere sui giornali come, da domani, verrà gestita questa Azienda, anche su input del Sindaco Rasero, con quali obiettivi, risultati e benefici per i cittadini”.
Giovanna Beccuti, presidente Asp