Ormai certe le dimissioni di Maurizio Rasero da assessore al commercio, si apre una corsa alla successione tutta interna al Pdl.
La scorsa settimana abbiamo accennato a una soluzione “interna” alla giunta, con il passaggio di Ornella Palladino dall’ambiente al commercio. Una possibilità dettata dall’esperienza lavorativa della Palladino, commerciante, titolare di un’edicola in corso Alfieri, e dalla sua attività di presidente della commissione commercio, precedente alla nomina di assessore al posto di Diego Zavattaro.
Le chanche per la bionda consigliere comunale eletta nelle file di An non sono però moltissime, troppo fresca è la sua esperienza all’ambiente per cambiare settore. E poi ci sono gli equilibri politici interni da rispettare: quando ancora il Pdl non esisteva, il commercio era stato assegnato a Forza Italia, dunque è difficile che gli ex “azzurri” abbandonino un assessorato di peso a favore di un’ex An.
Ecco allora spuntare altri nomi, per ora solo sussurrati  all‘interno del Pdl, visto che nelle riunioni di maggioranza nulla è ancora trapelato ufficialmente.
Una rosa per ora di pochi petali. Tra questi, Marcello Coppo, giovane consigliere comunale di provenienza cattolica, eletto nelle file di Forza Italia, messosi in luce per incarichi consigliari al centro giovani e nella commissione per il decentramento.
Indiscrezioni che trovano l’indiretta conferma nelle parole dello stesso Coppo: “ne sono lusingato, anche se per ora sono solo voci senza troppa consistenza. Sia ben chiaro però, che la mia non è un’autocandidatura. Sono soddisfatto del mio incarico di consigliere e della mia attività professionale, che inevitabilmente un assessorato limiterebbe. L’incarico è però di prestigio, e certamente m’interessa, però lo accetterei solo se ci fosse un’ampia condivisione sul mio nome”. Insomma Coppo non vuole diventare assessore a dispetto di Dio e dei santi, ma solo se nel Pdl si verifica una larga convergenza su di lui.
Altro nome emerso nei “rumors” del centro destra è quello di Piero Mora, funzionario regionale, esperto di comunicazione, noto agli astigiani per aver condotto qualche anno fa il notiziario locale di TeleAsti.
Mora è consigliere comunale, eletto nelle file di Forza Italia e certo avrebbe l’autorevolezza e l’esperienza necessaria per reggere il commercio. Dovrà forse superare qualche “fuoco amico”, che magari gli ricorderà la sua vicinanza a Mariangela Cotto, in certi settori del Pdl, particolarmente influenti,  vista come il fumo negli occhi.
Ma c’è un’altra ipotesi, che eviterebbe la nomina di un nuovo membro di giunta: lo spacchettamento delle  competenze dell’assessorato, con lo sportello unico che passa all’urbanistica (assessore Fabrizio Imerito), facilitando anche la vita a coloro che vogliono avviare un’impresa, evitando i rimpalli di responsabilità tra i due settori, frequenti nella esperienza quotidiana degli ultimi anni.
In questa ipotesi, il commercio verrebbe gestito direttamente dal sindaco Galvagno, con una sorta di interim. Potrebbe essere la soluzione naturale, visto il prossimo avvio di un progetto strategico quale il piano per il rilancio del commercio tradizionale, su cui il sindaco si gioca molto.
E’ anche l’opzione  preferita da Giorgio Galvagno: “sinceramente, non abbiamo ancora parlato più di tanto del dopo Rasero, cominceremo a pensarsi fra quindici giorni. Ho in mente alcuni cambiamenti alla mission dell’’assessorato, su cui mi confronterò con la maggioranza. Di qualcosa vorrei occuparmi io direttamente, qualche competenza potrebbe essere passata ad altri assessori, alcuni temi specifici potrebbero essere oggetto di delega a qualche consigliere, avviando un proficuo lavoro di squadra”.
Massimiliano Bianco