In città cominciano a correre le prime voci di apparentamento in vista del ballottaggio del 20 e 21 maggio. Pare accreditata l’ipotesi che Davide Arri si possa alleare con Fabrizio Brignolo ma l’ufficializzazione sarà data tra sabato e domenica, mentre per quanto riguarda Mariangela Cotto si vocifera che potrebbe appoggiare la corsa alla poltrona di sindaco di Giorgio Galvagno: anche per questa ipotesi si aspetta una conferma.

POPOLO DELLA LIBERTA’ – Il Coordinamento provinciale del Popolo della Libertà, che si è riunito mercoledì 9 maggio per analizzare i risultati elettorali, ha espresso un sentito ringraziamento agli astigiani che hanno  manifestato il loro  sostegno al progetto politico rappresentato dal sindaco Giorgio Galvagno.
“Occorre ora  affrontare il ballottaggio con uno spirito di  aperta e fattiva collaborazione con tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono nei principi della buona e sana amministrazione e che sanno mantenere gli impegni assunti con correttezza, determinazione, onestà e trasparenza, animati da valori forti e con un grande senso pratico” afferma in una nota il PDL, che ha rivolto un appello a tutti gli elettori che hanno già sostenuto la candidatura di Galvagno al primo turno e anche a coloro che non hanno partecipato al voto o che hanno inteso accordare la loro preferenza a candidature di area omogenea a quella del sindaco Galvagno, “per continuare a garantire ad Asti e alle sue frazioni una guida sicura, attenta al bene comune, espressione di un consenso popolare ampio”.
“Il Popolo della Libertà – scrivono – si è impegnato a  proseguire il confronto con le altre forze che si collocano al centro dello schieramento politico per definire le modalità di una collaborazione che garantisca le condizioni ottimali per far crescere un’amministrazione attenta, matura e consapevole, pronta a investire per rendere sempre migliore la qualità della vita del capoluogo astigiano”.

MOVIMENTO 5 STELLE – “Speravamo di eleggere almeno un consigliere e arrivare all’8% ma forse ne eleggeremo due visto che la lista del moVimento5stelle ha preso 2.601 voti e l’8,20% mentre il nostro candidato sindaco, Gabriele Zangirolami, ha ricevuto apprezzamento da quasi tremila astigiani”. Il moVimento5stelle dichiara che non farà accordi elettorali con i partiti: “Sia Fabrizio Brignolo che Giorgio Galvagno sono stati protagonisti dell’amministrazione cittadina per molti anni. Gli astigiani sanno decidere da soli se ci si può fidare ancora delle loro promesse”.

PARTITO DEMOCRATICO – Corre sui social network la ricerca dei voti per Fabrizio Brignolo. “Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare – si legge nella pagina di Facebook del Pd astigiano -. Abbiamo chiuso in vantaggio il primo tempo, amici, ora abbiamo la possibilità di vincere la partita. Per farlo non c’è che un modo: andare tutti a votare al ballottaggio”. E così da Facebook parte quella che hanno definito “La catena di San Frabrizio”: “Solo a questo profilo hanno aderito 3.588 persone, se ciascuno di noi portasse, adattandolo, questo messaggio in bacheca si moltiplicherebbero gli appelli al voto per Brignolo; se poi ciascuno dei vostri contatti diffondesse a sua volta questo messaggio nella sua bacheca, sarebbe un appello al voto talmente diffuso e potente da diventare a dir poco dirompente.?Ciascuno di noi può avere un ruolo decisivo in questa seconda parte della partita”.
ASTI BENE COMUNE – “L’assemblea della coalizione formata da Asti Bene Comune, Federazione della Sinistra e Uniti Insieme a Sinistra, tenutasi mercoledì, ha valutato molto positivamente il risultato elettorale conseguito” scrive Giovanni Pensabene. “La coalizione è nata perché le forze politiche del centrosinistra, che poi hanno dato vita allo schieramento che ha sostenuto Fabrizio Brignolo, hanno pregiudizialmente escluso da ogni ipotesi di accordo politico e programmatico la Sinistra politica e sociale della città che si era riconosciuta in un appello presentato alla fine di settembre 2011. L’appello chiedeva appunto “nessuna esclusione a sinistra”. Il risultato elettorale ha dimostrato che una parte importante di questa città riconosce come necessaria la presenza della Sinistra, senza aggettivi e senza prefissi, in Consiglio Comunale. A quei 1900 cittadini va il nostro sentito ringraziamento per aver resistito alle sirene del “voto utile” da una parte e a quelle del “voto di protesta” alla moda, quello ai grillini, dall’altra. Ora ci viene chiesto da più parti cosa faremo al ballottaggio, se chiediamo o ci vengono offerti assessorati. E’ bene dirlo subito con forza, per evitare illazioni di ogni tipo: non siamo interessati né a posti di governo né di sottogoverno. Ciò doverosamente premesso, noi pensiamo che agli elettori non debba essere chiesta una adesione fideistica ai simboli o, dall’altra parte, una campagna di voto contro qualcuno. Certo, facciamo differenza tra centrodestra e centrosinistra e soprattutto abbiamo dato, e confermiamo, un giudizio nettamente negativo sull’operato dell’amministrazione uscente guidata dal sindaco Galvagno. Chi ci ha votati ha scelto un programma che indicava nei “beni comuni” il proprio riferimento. Un programma che aveva come filo conduttore il lavoro, la qualità del lavoro e la qualità di vita dei lavoratori e dei cittadini in generale. Un programma che indicava nella lotta all’esclusione sociale la sua ragione d’essere. Un programma in cui Cultura, Sport, Politiche giovanili ecc. erano declinate in ragione dei fruitori e non degli organizzatori di eventi. Un programma in cui attività agricole e salvaguardia del territorio erano tenute insieme non dalla retorica ma dal riconoscimento del sudore di chi lavora nei campi e dalla necessità che venga posta fine al consumo di suolo agricolo. Un programma infine, ma non per ultimo, in cui l’Ambiente era il fulcro intorno al quale rilanciare il territorio e una nuova politica occupazionale. ?Se il candidato del centrosinistra, nei prossimi giorni, saprà dare sufficienti segnali di attenzione ai motivi, succintamente richiamati sopra, che hanno convinto 1900 cittadini astigiani ad accordarci il loro voto, avrà maggiori possibilità di convincerli a ritornare alle urne anche il prossimo 20 e 21 maggio. ?Per parte nostra, ribadito che non entreremo in alcuna maggioranza, svolgeremo il nostro ruolo di opposizione seria e responsabile portando in Consiglio Comunale i temi su cui abbiamo fatto la campagna elettorale. Annunciamo gà fin da ora che al primo Consiglio Comunale presenteremo due ordini del giorno su temi concreti: uno conterrà indicazioni operative per il rilancio dell’occupazione e il secondo chiederà impegni concreti sull’ “emergenza casa”.