Il presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Asl di Asti Flavio Pesce, il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo e il sindaco di Canelli Marco Gabusi hanno partecipato all’incontro con l’assessore Regionale alla Sanità Paolo Monferino in merito all’illustrazione del piano di riordino della rete ospedaliera nelle province di Asti e Alessandria, ieri all’ospedale di Alessandria. L’assessore Monferino ha affermato che è previsto il sostanziale mantenimento dei livelli di servizio sanitario presenti oggi nella provincia di Asti, confermando che non sarebbero previste ulteriori diminuzioni di posti letto oltre alla riduzione di sedici letti già annunciata lo scorso 5 dicembre, relativi all’Asl di Asti. Il sindaco di Nizza Flavio Pesce ha chiesto conferma dell’impegno  in sede di assestamento di bilancio regionale  2012 delle risorse necessarie alla continuità di cantiere dell’ospedale della Valle Belbo. L’assessore Monferino ha dato assicurazioni dell’avventura iscrizione in bilancio della somma di 2.800.000 euro in competenza sul 2012 ed il resto a completare sul 2013 e 2014: risorse non ancora realmente spendibili per carenza di liquidità. Il sindaco di Asti ha chiesto di rivedere il taglio dei sedici posti letto, atteso che dalla stessa relazione dell’assessorato è emerso che la federazione di Asti e Alessandria è l’unica della Regione a non avere una sovrabbondanza di posti letto, ma anzi una carenza di 140 letti, rispetto ai parametri previsti dalla bozza di “riforma Balduzzi”. Brignolo ha anche chiesto che nell’ambito della costituzione della Federazione Asti Alessandria vengano distribuite competenze e funzioni in maniera da non penalizzare uno dei due territori, ma in maniera equilibrata. Il sindaco di Asti si è fatto inoltre portatore delle perplessità che il Consiglio Comunale della Città ha espresso in un ordine del giorno votato nei mesi scorsi, sulla scelta di conferire gli immobili delle Asl in appositi fondi destinati a parziale alienazione. La preoccupazione è relativa al fatto che in futuro per gli immobili destinati all’utilizzo sanitario si debbano pagare canoni di locazione. Con riferimento agli immobili dismessi, tema particolarmente importante per Asti, vista la necessità di riconvertire il vecchio ospedale, i vecchi ambulatori di via Orfanotrofio e la ex maternità, il conferimento nel fondo rischia di ritardare la predisposizione del progetto urbanistico esecutivo. In proposito il presidente della Federazione Pasino si è detto disponibile a partecipare da subito alla discussione relativa alla predisposizione del progetto, senza attendere la formale costituzione del fondo. Si terrà quindi nelle prossime settimane un incontro specifico sul punto.