MASSIMO FIORIO - gazzetta d'astiIl deputato Massimo Fiorio ha depositato stamane l’interrogazione nella quale chiede ai ministri Federica Guidi (Sviluppo Economico) e Giuliano Poletti (Lavoro e Politiche Sociali) di esprimere una valutazione sulla vicenda Askoll “in relazione al piano riservato, riguardante la chiusura dello stabilimento di Castell’Alfero, che sarebbe stato redatto dopo aver ottenuto strumentalmente dallo Stato il rinnovo dei contratti di solidarietà per le maestranze al solo scopo di tenere bassa la tensione con i lavoratori ed occultare le vere strategie di chiusura dell’azienda”.

Il parlamentare astigiano chiede inoltre ai due ministri un parere “sulla correttezza sostanziale e formale del comportamento Askoll in relazione alla richiesta di contributi pubblici per il rinnovo dei contratti di solidarietà” e domanda loro “quali passi intendano compiere per le necessarie verifiche a tutela degli interessi dei lavoratori e dello Stato”.

Nell’interrogazione Fiorio, che oggi pomeriggio parteciperà alla riunione sulla Askoll al Ministero dello Sviluppo Economico, ricorda che “dei 224 dipendenti (età media tra i 40 e i 50 anni), 150 usufruiscono dei contratti di solidarietà e 71 sono in cassa integrazione straordinaria” e che gli ammortizzatori sociali scadranno a giugno.

“I sindacati e i dipendenti – segnala il deputato Pd – nutrono grandi preoccupazioni sull’ipotesi di chiusura dello stabilimento con la delocalizzazione della produzione nell’Est Europa. La forte riduzione dei volumi produttivi nello stabilimento astigiano è attribuita dalla proprietà alla crisi che ha investito alcuni clienti internazionali. Tuttavia i sindacati indicano che l’azienda ha altri clienti importanti che non sono in crisi e che Askoll ha recentemente creato, in collaborazione con il Politecnico di Torino, un prodotto innovativo e commercializzabile chiamato EROD (una metodologia innovativa per motori elettrici ad alta efficienza energetica) che potrebbe essere sviluppato nello stabilimento di Castell’Alfero”.