“Sarà un momento di confronto importante ed un’ottima occasione per raccogliere le esigenze della nostra base associativa. Analizzeremo insieme gli ultimi sviluppi del “progetto Coldiretti per le imprese e per il Paese: una filiera agricola tutta italiana”. Così il direttore provinciale Coldiretti, Antonio Ciotta, impegnato ad organizzare una serie di incontri con i titolari delle imprese agricole dell’Astigiano. Una per ogni zona della provincia, le riunioni “zonali” sono comunciate a Villanova, lunedì 11 febbraio, e a Canelli martedì 12 febbraio. Proseguiranno domani lunedì 18 febbraio con San Damiano, Montiglio Monferrato martedì 19 e Moncalvo giovedì 21 febbraio, ad Asti l’incontro è fissato per martedì 26 febbraio, mentre il giorno successivo, mercoledì 27, toccherà a Vesime, quindi Nizza Monferrato giovedì 28 febbraio; ad inizio marzo le riunioni zonali si concluderanno con l’incontro di Castelnuovo don Bosco. Saranno coinvolti centinaia di imprenditori agricoli. “Ascolteremo la nostra base associativa – sottolinea il presidente provinciale Coldiretti, Roberto Cabiale – in un momento non certo facile per l’economia e di difficoltà per le imprese, cercheremo di trasmettere con determinazione la concretezza del nostro Progetto, che in poco più di due anni ha portato alla stipula di importanti accordi economici di filiera e a uno sviluppo impressionante del circuito di Campagna Amica. Oggi possiamo già dire di aver ricostruito una filiera agricola tutta italiana interessando gran parte degli imprenditori agricoli nazionali. Affronteremo gli incontri zonali – rileva Cabiale – con la consapevolezza che il nostro progetto è ormai un esempio per l’intero Paese e che anche il mondo politico guarda con sempre maggiore attenzione al destino del nostro settore. Come ha recentemente sottolineato il nostro presidente nazionale, Sergio Marini, la nostra agricoltura, fino a pochi anni fa, era identificata come portatrice di problemi sociali e di problemi ambientali, era considerata un costo per il Paese. Oggi quelli che erano problemi sono diventati delle opportunità. L’agricoltura si è inventata un nuovo modello di sviluppo basato sulla piccola e media impresa, sul prodotto fortemente legato al territorio, distinguibile in quanto riunisce in sé tutti i punti di forza del Paese come il paesaggio, l’innovazione e la creatività e li aggiunge come valore aggiunto a prodotti e servizi”. Oltre all’importante progetto per una filiera agricola tutta italiana, le riunioni zonali serviranno a fare il punto sulla riforma della Pac in corso a Bruxelles, ad avviare indispensabili aggiornamenti fiscali e sulla sicurezza del lavoro, ad illustrare le recenti revisioni previdenziali e ad aprire a nuove opportunità per gli imprenditori agricoli: dai progetti finanziabili con il Psr, alle opportunità finanziarie di CreditagrItalia, a quelle assicurative, fino alle telefoniche con Agritel.