falsoIl prefetto di Asti Pierluigi Faloni ha incontrato ieri, 11 novembre, i vertici di Confcommercio a conclusione della “giornata di Mobilitazione Nazionale” indetta a livello nazionale  sulla contraffazione e l’abusivismo. La delegazione composta dal presidente  di Confcommercio Aldo Pia con il direttore Claudio Bruno e Maurizio Rasero ha consegnato una dettagliata documentazione  con i dati rilevati dall’ufficio Studi di Confcommercio, in particolare quelli riguardanti il Piemonte. Dato per scontato che non esistono più “isole felici” il fenomeno sembra avere una incidenza  meno marcata ad Asti, rispetto le grandi città, ciò nonostante la preoccupazione c’è, prova ne sia il drastico calo di consumi in certi settori merceologici. Un’indagine di Confcommercio evidenzia che un italiano su quattro acquista merce contraffatta. Lo stesso settore agro-alimentare non è esente da produzioni di indubbia provenienza ricondizionate e rivendute ricreando turbative di mercato con possibili rischi dal punto di vista salutistico. Gli operatori turistici, i ristoratori e quanti operano nel settore della somministrazione sono quotidianamente soggetti ad una concorrenza sleale da parte di chi “ viene meno al rispetto delle regole” che esistono. Il riferimento va ai circoli o finti agriturismi o altri soggetti che godono già di forti esenzioni. Le soluzioni? Il quadro normativo presenta già grandi difficoltà  operative e per contrastare la circolazione  di merce contraffatta serve anche quella che viene comunemente definita la certezza della pena, compresa l’inibizione all’attività. Il presidente Pia nel rinnovare e ringraziare il grande lavoro che viene fatto dagli organi preposti alla verifica , coordinati con grande  attenzione dalla Prefettura, ha manifestato disponibilità e collaborazione  per far si che il fenomeno sia in qualche modo contenuto. “Esortare il cittadino ad un comportamento più consapevole – come ha precisato ancheBruno -, può essere sintomatico per la difesa del Made in Italy, di marchi  e del nostro territorio”. La volontà emersa al termine dell’incontro è stata anche quella di costituire un osservatorio atto a monitorare e denunciare eventi, atti e situazioni illegali, un modo sicuramente utile e costruttivo che denota un impegno e una sinergica volontà a combattere l’abusivismo e la concorrenza sleale, in difesa del commercio e degli imprenditori seri e responsabili che Confcommercio si onora di rappresentare.