Sono più di 200 complessivamente i lavoratori interessati dalla crisi di due aziende astigiane: Arespan Brocca di Mombercelli e Laria di Castello d’Annone. Per la prima, l’emergenza non è nuova: alla fine dello scorso anno, a causa della grave crisi di liquidità, i lavoratori erano rimasti senza stipendio e la produzione, nonostante non mancassero gli ordini, si era arrestata.  In questi giorni, l’assessore provinciale al lavoro Marco Versè sta incontrando i vertici degli istituti di credito interessati: “Mi sto adoperando per siglare un nuovo accordo con Cassa di Risparmio di Asti, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit. La necessità è quella di far ripartire la produzione, pagare le retribuzioni agli addetti e rispondere agli ordini dei clienti. La Provincia è quanto mai vicina ai lavoratori e alle loro famiglie, con un impegno quotidiano per affrontare le difficoltà del momento”.
A Castello d’Annone, la situazione era da tempo sotto osservazione, ma la lettera inviata dall’azienda ai dipendenti per comunicare la chiusura è giunta a sorpresa: “Erano trascorse poche settimane dalla firma in Regione per la cassa integrazione in deroga – ha spiegato l’assessore Versè –. I vertici di Laria hanno comunicato la messa in liquidazione, con conseguente licenziamento degli 81 addetti. La decisione giunge inaspettata. L’estate scorsa erano emersi spazi di manovra. Lunedì avremo un incontro con le parti per accertare se vi siano opportunità di azione”. Intanto i lavoratori sono sul piede di guerra e dopo le manifestagioni dei giorni scorsi questa mattina gli operai hanno organizzato un picchetto davanti alla sede della Provincia.