ANGELA MOTTA Durante la seduta di ieri del Consiglio Regionale si è affrontato anche il tema degli ecomusei, poli di attrazione capaci di ampliare l’offerta turistica di importanti musei del territorio piemontese. In particolare, l’assessore Valmaggia  ha risposto all’interrogazione del Consigliere astigiano Angela Motta che chiedeva del futuro di questi “importanti enti deputati a operare in zone in cui la cultura tradizionale e le sue espressioni devono fare i conti con risorse e mezzi sempre più scarsi, e che a causa dei continui tagli alla cultura rischiano di scomparire”. “Non dimentichiamo – ha aggiunto il consigliere – che i 25 ecomusei esistenti sul territorio costituiscono non solo un’attrazione turistica, ma danno lavoro a 150 persone e vantano un patrimonio culturale e ambientale stimato intorno a 40 milioni di euro”. L’assessore Valmaggia ha fatto sapere che “gli uffici regionali stanno lavorando per modificare la legge regionale 31/95 poiché a distanza di quasi vent’anni è necessaria una revisione legislativa basata sul confronto non solo con gli enti gestori degli ecomusei, ma con  tutti gli enti territorialmente coinvolti per riformulare le aspettative in termini di ricaduta economica, turistica, occupazionale.  Se negli anni ’90 – ha concluso l’Assessore – l’obiettivo principale poteva essere quello di ricomporre e restituire un tessuto culturale materiale sottovalutato, oggi si tratta di analizzare e valutare quanto questi valori siano riusciti a diventare per i territori un’opportunità di sviluppo”.