Se c’è un settore della nostra economia che in questo momento sta volando, quello è senza ombra di dubbio l’export: parliamo di una vera e propria ancora di salvezza per il nostro Paese, che consente alle regioni italiane di valorizzare le proprie risorse e di tradurle in produttività e guadagno. Il tutto superando i mercati locali oramai saturi e rivolgendosi, invece, ai mercati esteri, presso i quali il marchio made in Italy gode di particolare apprezzamento. Ma l’export, al contrario della legge, non è uguale per tutti: certe regioni, come ad esempio il Piemonte ed in particolare la città di Asti, hanno fatto registrare cifre da record per quanto concerne le esportazioni all’estero. Asti e Stati Uniti: è boom dell’export Il Piemonte è da sempre una regione ricca di risorse del territorio che, a quanto pare, gli imprenditori sanno sfruttare più che bene. Questo è un discorso che, ad esempio, riguarda la città di Asti: stando ai dati diffusi dall’ambasciatore USA Philip Reeker, Asti e Stati Uniti sono legati da una passione in comune, ovvero quella del vino. Una passione che si traduce in moneta sonante per le aziende viti-vinicole della zona, considerando che gli americani vanno letteralmente pazzi per il vino astigiano: non a caso uno dei più esportati d’Italia. Considerando, poi, che gli Stati Uniti sono uno dei mercati più in salute al mondo, è davvero fondamentale che possano diventare – più di quanto lo sono già – affezionati clienti per i prodotti che le nostre aziende esportano. Internazionalizzazione delle imprese: come procedere? Export significa innanzitutto internalizzazione, ovvero procedere ad una riprogettazione non solo del prodotto ma anche dell’impresa, che possa conformarsi ai mercati esteri che le aziende intendono invadere con profitto. Trattandosi di un momento davvero delicato per le imprese astigiane, il passo fondamentale è richiedere l’intervento di un team di esperti, che possa aiutarle a compiere questo step così importante. Da questo punto di vista, sul web è possibile trovare portali dedicati alle aziende e agli imprenditori italiani, come ad esempio Mestiere Impresa: una piattaforma che permette di richiedere consulenza per l’internazionalizzazione delle propria impresa, capire come approcciare i nuovi mercati esteri o come migliorare la propria presenza in quelli sui quali avete già puntato con l’export. Export in Piemonte: i dati sull’asse Asti-USA Le dichiarazioni del console americano Philip Reeker, in visita ad Asti, sono state confermate e rafforzate dal bilancio fornito dalla Camera di Commercio di Asti, secondo il quale l’export sull’asse Asti-USA ha conosciuto un incremento pari al +114% rispetto ai mesi equivalenti del 2015. Da sottolineare, inoltre, che già lo scorso anno aveva di per sé fatto registrare cifre da record, per un giro d’affari complessivo di oltre 110 milioni di euro per il comparto delle esportazioni. Stando al Presidente della Camera di Commercio di Asti, Renato Goria, la visita di Philip Reeker ha rappresentato anche un’occasione per rinforzare i rapporti del suddetto asse, nella speranza di poter gettare le basi per una proficua esportazione anche di altri prodotti astigiani, così da spalancare le porte anche ad altre regioni dello stivale: quando si dice che il vino fa buon sangue.