Tigliole55Il sindaco di Tigliole Massimo Strocco Merlone ha completato la costituzione della nuova squadra che lo accompagnerà nel secondo mandato e dalle sue parole traspare grande soddisfazione: “Certo, sono molto soddisfatto, sia per quanto fatto fin qui, sia nel vedere che i nuovi arrivi sono persone che daranno un nuovo impulso a fare bene. Nel primo mandato abbiamo realizzato opere che hanno aumentato il valore del paese di oltre un milione di euro, abbiamo riserve economiche per circa 200.000 euro, ci sono servizi in più e la tassazione comunale è tra le più basse della provincia. Il mondo amministrativo degli enti locali è però cambiato tantissimo, occorre essere sempre più competitivi e la squadra che ho preparato deve essere in grado di soddisfare queste esigenze”. Come cambia la sua squadra? “Ho confermato gran parte della squadra precedente con una giusta quota di nuovi arrivi per avere idee nuove. E’ una squadra rinnovata per un terzo con innesti importanti. Persone che già nella vita di tutti i giorni sono dentro agli aspetti fondamentali della nostra società. Laura Perosino è una stimata dipendente del Comune di San Damiano che conosce bene la macchina amministrativa, Ilario Malandrone è un esperto tecnico/legale del mondo produttivo, Marta Robino è una giovane medico chirurgo che è da sempre nel mondo del volontariato e del sociale. Gente giovane o addirittura giovanissima che ha già dimostrato di avere grandi capacità.” Marta Robino 25 anni e una laurea impegnativa con un futuro che inizia ora: “Per noi giovani la politica è qualcosa di lontano che viviamo come estraneo. Le amministrazioni locali sono invece ancora un mondo nel quale possiamo apportare qualche idea. In particolare da anni ho realizzato, attraverso varie attività di volontariato (Croce Rossa, Oratorio, Sea) che in un piccolo Paese come il nostro le fasce sensibili della popolazione (giovani, anziani, disabili) rischiano di essere più sole rispetto a realtà più grandi che possono offrire maggiori servizi. Ho deciso di candidarmi, nonostante la sfiducia generale sempre più diffusa nei confronti della politica, per conoscere meglio il funzionamento della macchina amministrativa e per cercare di mantenere viva l’attenzione dell’amministrazione nei confronti di chi non può o non riesce a farlo.” Ilario Malandrone, 46 anni di San Carlo, esperto tecnico legale prima nella Coldiretti di Asti e ora in collaborazione con una ditta alimentare: “Fare impresa, creare posti di lavoro, consentire a chi ha bisogno di poter avere un’abitazione, sono necessità basilari oggi più di ieri sulle quali anche a livello amministrativo dobbiamo impegnarci. Sappiamo che rispetto al passato però ci sono meno opportunità e spazi in tutti i sensi e che uno sfruttamento insensato del territorio alla fine crea danno a tutti. Bisogna allora ripartire in modo pratico dagli esempi che ci vengono dal mondo rurale che conosciamo per costruire modelli di impresa sostenibili, sani e redditizi che vedano l’ambiente in cui viviamo come qualcosa da utilizzare e preservare al tempo stesso anche per la nostra salute.” Laura Perosino, 42 anni, due figli da diciannove anni lavora presso il Comune di San Damiano d’Asti  prima presso il settore Servizi Scolastici e poi presso il Settore Attività Produttive e Promozione Turistica. “La macchina amministrativa la conosco bene e vorrei mettere a disposizione di Tigliole l’esperienza che ho maturato proprio in un ente locale già più grande e strutturato. Le motivazioni di questa disponibilità che ho dato, sono però quelle che ha qualunque mamma, ossia la preoccupazione di abitare in un mondo che ci sembra improvvisamente privo di prospettive, specie per i nostri figli ed il desiderio di provare a fare qualcosa. Se sentiamo la televisione l’unica cosa che dicono è che dobbiamo mandarli via a cercare fortuna altrove, io penso invece che qualcosa di buono lo dobbiamo costruire anche qui, come fece la generazione dei nostri genitori che investì su queste colline invece di abbandonarle e creando tutto quello che abbiamo e che dobbiamo difendere, anche con una buona amministrazione del Comune. Andarsene deve essere una scelta e non una necessità.”