Si è svolta lunedì 6 marzo la presentazione ufficiale di “Asti è Territorio”, la lista civica  che appoggerà Maurizio Rasero alle prossime elezioni comunali della Città di Asti.  Si tratta di un gruppo di persone appartenenti a vari gruppi sociali e a realtà produttive  diverse che già da due anni hanno iniziato a incontrarsi e che sono accomunate da un unico  filo conduttore, ovvero l’impegno per la rinascita della Città di Asti.  “Già dal nome si evince che è abbastanza chiaro qual è la concezione di questo gruppo”,  ha affermato Massimo Forno, presidente di Confagricoltura Asti e uno dei fautori di  questo gruppo, “ovvero una forte rivalutazione del territorio frazionale ed extraurbano.  Crediamo che Asti non possa prescindere dal suo territorio e viceversa, e riteniamo che  l’unica persona in grado di portare aria di cambiamento sia proprio Maurizio Rasero”.  “Asti in questi ultimi anni è stata percepita, soprattutto dai turisti, come una città con  tante sfaccettature ma priva di una propria identità”, ha aggiunto Marco Bonino,  commercialista e già presidente della Circoscrizione Asti sud. “Lo scopo primario è quello  di ridare un’identità alla città di Asti e creare un’unione di intenti che ormai manca da  troppi anni”.  “Abbiamo creato questo movimento di opinione perché crediamo davvero che Asti possa  avere un cambio di marcia”, gli ha fatto eco Luigi Cesare Ivaldi, anima della  cooperativa sociale “Asini si nasce…e io lo nakkui”, “ma tutto questo deve avere un  coordinamento, perché tutto ciò che avviene di positivo ad Asti non viene percepito come  tale dagli astigiani e soprattutto il coinvolgimento di questi ultimi non è così importante  come meriterebbe”.  “Ringrazio ‘Asti è Territorio’ e tutti gli amici che hanno deciso di dare questo contributo e  tutti i collaboratori che da tempo hanno iniziato una profonda riflessione sul ruolo di un  territorio che presenta una serie di problematiche verso le quali in passato non c’è stata  molta attenzione”, ha chiosato Maurizio Rasero. “Parlare di frazioni vuol dire parlare  di agricoltura ma anche di sicurezza, uno dei presupposti che ad Asti negli ultimi anni è  venuto a mancare. Nella mia vita ho vissuto la città di Asti in diverse realtà ”, ha concluso  il candidato sindaco, “e ora sono felice di poter mettere le mie esperienze a disposizione e  ascoltare le opinioni della gente”.