“Creare un ente regionale per la riscossione dei crediti che dia attuazione al federalismo fiscale offrendo un adeguato servizio ai Comuni e sia di concreto supporto ai cittadini con uno ‘Sportello del contribuente’ a loro dedicato”: con queste parole il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale illustra gli obiettivi dell’ordine del giorno presentato a Palazzo Lascaris con il vicepresidente del Gruppo consiliare regionale dell’Unione di Centro Alberto Goffi e il presidente del Gruppo della Lega Nord Mario Carossa.

“Oggi – spiega Pedrale – il sistema di riscossione dei tributi locali viene gestito dalla società Equitalia, che ricorre ampiamente a procedure esecutive quali ipoteche immobiliari, pignoramenti di stipendi e conti correnti bancari, fermi amministrativi. Si tratta di strumenti che prevedono interessi di mora molto elevati e che hanno determinato pesanti  ripercussioni sull’economia delle famiglie e delle imprese”.

“Per mettere fine – prosegue il presidente del Pdl – a un sistema che non solo ha provocato le legittime proteste di moltissimi contribuenti, ma che è anche superato dalla concezione federalista che mira alla piena autonomia degli enti locali nella riscossione delle tasse, è necessario costituire un ente di riscossione regionale alternativo a Equitalia, come previsto dalla recente manovra Monti”. “Il nuovo organismo – precisa Pedrale – consentirà di mantenere sul territorio tutte le entrate che con l’attuale sistema di riscossione vengono incamerate dallo Stato centrale: sarà un concreto esempio di federalismo fiscale, necessario per rinforzare i capitoli del bilancio regionale che stanno vivendo un forte momento di crisi come la cultura, il sostegno alle piccole e medie imprese e l’assistenza domiciliare agli anziani e alle persone non autosufficienti”.

“L’impegno congiunto di maggioranza ed opposizione in questa operazione – puntualizza Pedrale – è la dimostrazione che il problema di Equitalia coinvolge tutte le forze politiche”.

“Quello che intendiamo realizzare – continua il presidente – è un sistema che ribalti l’onere della prova facendo in modo che sia la pubblica amministrazione, e non il contribuente, a dover correggere le inesattezze spesso contenute nelle cartelle. Dovrà quindi essere realizzata una rete capillare di ‘sportelli del contribuente’, sulla base del modello austriaco, con l’obiettivo di instaurare un rapporto di civiltà tra i contribuenti e l’amministrazione pubblica che tenga conto, pur nella certezza della riscossione dei debiti dovuti, delle condizioni economiche e sociali di ogni individuo. A quest’ordine del giorno farà infatti seguito un progetto di legge snello e semplice che consenta ai Comuni e alle Regioni di trattenere una parte delle sanzioni riscosse, che abbassi la percentuale della mora, aumenti il periodo di rateizzazione e tenga conto delle difficoltà dei cittadini”.

“Non si vuole creare – conclude Pedrale – un ennesimo carrozzone ingessato e dispendioso. Tanto è vero che queste funzioni di riscossione potrebbero essere affidate a una Direzione dell’assessorato regionale alle Finanze, formando appositamente alcuni dipendenti e scongiurando così anche i rischi di esuberi e licenziamenti che in un periodo difficile come questo possono essere sempre dietro l’angolo. Un progetto che può risolvere molti problemi, e che la Regione Piemonte realizza per prima in Italia”.