“Asti vive ormai da mesi in emergenza. Furti scippi rapine anche episodi violenti e omicidi sono all’ordine del giorno. La sicurezza è un diritto di tutti e oggi questo diritto non è adeguatamente tutelato”. Lo sostiene “Fratelli d’Italia” che per  giovedì 16 febbraio ha organizzato il convegno “Metti Asti in sicurezza” che si terrà alle 21 nell’ex sala consigliare del Comune. All’incontro si proporranno soluzioni per ristabilire l’ordine, prendendo anche spunto da chi e da cosa è stato realizzato in altre realtà simili alla nostra. L’ex vice sindaco Sergio Ebarnabo interverrà per fare luce su ciò che è stato fatto in passato durante la sua esperienza amministrativa. Si elencheranno anche le azioni di Fratelli d’Italia in consiglio comunale ove il comunale consigliere Marcello Coppo ha presentato numerose interrogazioni a tema sicurezza, dallo sgombero del campo nomadi di via Guerra alla richiesta di intervento dell’esercito per un maggiore controllo del territorio. Il consigliere regionale Maurizio Marrone illustrerà il pacchetto sicurezza presentato in Parlamento da Fratelli d’Italia A concludere il convegno sarà il candidato sindaco Maurizio Rasero che farà sintesi degli interventi al fine di comunicare cosa sarà possibile realizzare per colmare la grave mancanza dell’attuale amministrazione di tutela nei confronti dei propri cittadini. “Si sta alimentando una certa sfiducia verso le istituzioni e nelle forze dell’Ordine – commentano i rappresentanti di Fratelli d’Italia – e la situazione attuale porta grave danno alla città., sia in termini di incolumità fisica e patrimoniale che di economia locale. Occorre mettere in campo interventi mirati e attuare una linea dura per avere il controllo del territorio lasciato allo sbando e tutelare gli astigiani”. Si affronteranno temi caldi come lo sgombero dei campi nomadi, il controllo e la messa in regola degli immigrati sul territorio cittadino, la bonifica di aree minacciate dalla criminalità attraverso la presenza costante di Forze dell’ordine, potenziamento di telecamere di sorveglianza nel rispetto delle regole che una società civile deve adottare per tutelare la tranquillità degli abitanti .