I Moderati di Asti continuano la loro opera in favore dello sviluppo dell’economia e del territorio ponendo all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e dei cittadini una serie di progetti e iniziative finalizzate alla creazione di opportunità e lavoro per le imprese astigiane. “Porta del Monferrato, delle Langhe e del Roero” è un ambizioso progetto imprenditoriale finalizzato alla costruzione di un centro polifunzionale per la promozione del territorio, utilizzando aree in prossimità dello stabilimento Ages, con possibilità di accesso diretto anche dall’autostrada Torino-Piacenza. “In questo difficile periodo – si chiarisce dalla segreteria astigiana del movimento – in cui si contano ‘le vittime sul campo’ di una crisi sempre più profonda e la perdita sistematica di posti di lavoro, occorre valutare ogni opportunità di investimento e trovare nuove soluzioni per sviluppare le risorse territoriali, sia produttive che umane”. Se ormai l’obiettivo iniziale, ovvero dotare la città di Asti di una struttura ricettiva moderna e attrattiva (oltre 100 camere, beauty farm ristoranti, centro congressi, etc) al servizio degli oltre 20 milioni di turisti che giungeranno a Milano per l’Expo2015 sembra ormai razionalmente da abbandonare per i tempi ormai troppo stretti, il gruppo dei Moderati vuole ancora una volta sottolineare cosa questa iniziativa può rappresentare per la città di Asti, ovvero un investimento di circa 60 milioni di euro, di cui 5 destinati agli oneri di urbanizzazione. Tale investimento permetterebbe inoltre il consolidamento e radicamento di una realtà industriale in sviluppo quale la Ages, con il mantenimento di 120 posti di lavoro. Il nuovo centro polifunzionale (turistico e commerciale) verrebbe a creare circa 600 nuovi posti di lavoro. Grazie alla sua posizione baricentrica rispetto ai principali centri urbani del Nord–Ovest ed alla facile accessibilità dai maggiori aeroporti, la struttura ricettiva favorirebbe nuove tipologie turistiche aprendo il Monferrato alle opportunità offerte dai grandi tour operator e dal turismo congressuale (settori che registrano la più alta spesa giornaliera pro-capite sul territorio). La realizzazione del centro avverrebbe inoltre secondo principi di sostenibilità ambientale attraverso la riduzione dei consumi energetici e l’utilizzo di energie rinnovabili. “Non si nasconde” – fanno sapere i Moderati – “che è proprio la parte commerciale quella che crea maggiori dubbi e timori in particolare da parte delle Associazioni di Categoria. Non possiamo permetterci di fare un investimento a scapito di un settore, quello del commercio e dell’artigianato, già in forte crisi. Proprio per questo i Moderati stanno operando affinchè operatori locali e non propongano attività innovative e di tendenza da insediarsi nel futuro centro, che possano quindi essere complementari e da traino all’economia di tutta la città. Asti ha bisogno di investimenti e al momento non si vedono all’orizzonte altre proposte. Con cautela dunque, ma il lavoro deve essere la priorità.”