Giovanni PensabeneMomenti di tensione al consiglio comunale che si è svolto ieri sera ad Asti. A scatenare le polemiche, approdate poi in rete, il voto del consiglio alla proposta di Giovanni Pensabene riguardante l’articolo 18 e la posizione dei tre operai Fiom licenziati la settimana scorsa dall’azienda Lagor di Cerro Tanaro. Secondo alcuni la maggioranza avrebbe preso tempo prima di concedere a Pensabene la presentazione della pratica, bloccando il voto, poi riaperto in un secondo momento da Vittorio Voglino dopo un’ora di sospensione. La proposta legata ai diritti dei lavoratori e particolarmente concentrata sul fondo di solidarietà, è stata poi votata e approvata con 11 favorevoli (Pensabene, MoVimento 5 Stelle, Italia dei Valori, Uniti per Asti e Pd), 1 voto contrario e 14 astensioni (parte del Pd, Pdl, Cotto e Udc). Di seguito pubblichiamo l’ordine del giorno del consiglio comunale. Il Consiglio Comunale di Asti, venuto a conoscenza dei licenziamenti effettuati dalla Lagor di Cerro Tanaro, con motivazioni di carattere economico, di tre lavoratori iscritti alla FIOM CGIL, di cui uno facente parte della RSU aziendale, preso atto che • la Lagor registra, anche per l’esercizio in corso, un bilancio in forte attivo, come dichiarato dalla stessa azienda in sedi istituzionali; • le postazioni lavorative in cui operavano i lavoratori licenziati non sono state cancellate e, l’azienda ha spesso dovuto ricorrere allo straordinario per sostituirli; • l’azienda già in passato ha messo in atto nei confronti della RSU FIOM atteggiamenti discriminatori come ad esempio la messa in cassa integrazione per l’intero durata di tale ammortizzatore, disattendendo gli accordi sottoscritti che prevedevano la rotazione tra i lavoratori esprime in sintonia con le prese di posizioni dei Sindaci della zona, il proprio disappunto e la solidarietà ai lavoratori licenziati; decide di aderire alla cassa di resistenza promossa dalla FIOM CGIL, con le modalità che saranno definite in una successiva deliberazione.