Favorire l’aggregazione tra piccole e medie imprese per dare maggiore competitività al Sistema Piemonte: è lo spirito del progetto “Reti di impresa”, presentato giovedì 9 febbraio, a Palazzo Borello.
Promotori dell’iniziativa, la Camera di Commercio di Asti con il suo presidente Mario Sacco e l’Unione Industriale di Asti con il presidente Erminio Renato Goria, in collaborazione con Unioncamere Piemonte.  “Il progetto – ha esordito Sacco – intende supportare i processi di riorganizzazione delle filiere e nello stesso tempo incrementare l’efficienza e lo sviluppo commerciale delle imprese, migliorando la loro capacità innovativa”.
Il presidente Goria ha sottolineato che “l’Unione Industriale, e in primis la Confindustria nazionale hanno ritenuto, sin dall’inizio, che il contratto di rete, grazie alla sua semplicità e flessibilità, possa rappresentare uno strumento efficace di aggregazione e crescita, in grado, tuttavia, di garantire all’imprenditore la conservazione della giusta autonomia gestionale. Attraverso l’aggregazione, le imprese possono, inoltre, divenire più competitive anche sui mercati internazionali, e possono disporre di maggiori risorse umane e finanziarie da destinare alla realizzazione dell’attività di ricerca di nuovi prodotti o processi”.
Di fronte ad una folta platea, introdotti dall’ing.Guido Pavanetto (coordinatore commissione di studio “Reti di impresa” presso l’Unione Industriale di Asti), gli esperti Francesco Pene Vidari (notaio), Carlo Re (avvocato), Gianluca Odetto (commercialista), Luca De Vita (RetImpresa Confindustria) e Sarah Bovini (Unioncamere Piemonte), hanno approfondito gli aspetti tecnici legati alla creazione di “contratti di rete”.
E’ stato poi illustrato il bando indetto da Unioncamere Piemonte e dalle Camere di Commercio piemontesi, che prevede l’abbattimento dei costi di consulenza per l’attivazione dei contratti di rete.
Le richieste di contributo vanno inviate a Unioncamere Piemonte entro il 31 marzo 2012 (moduli e info su www.pie.camcom.it/reti_impresa).