In questa settimana, Asti e i 247 operai rimasti della Way Assauto (storica fabbrica della città – produzione ammortizzatori per autoveicoli in crisi da un paio di anni) vivono gli ultimi atti di un dramma che ha coinvolto in modo diretto anche le istituzioni. Dopo quasi due anni di amministrazione straordinaria arriverà la conclusione. Venerdì il ministero dovrà scegliere una  delle imprese che hanno manifestato interesse ad acquistare il complesso produttivo. Poi, ci sarà il confronto con i sindacati che dovrà avvenire in tempi strettissimi in quanto il 17 agosto  scade il termine il bando di vendita elaborato dal commissario straordinario Antonio D’Addario. In sintesi: sfumata la possibilità di vendere ai cinesi della Hight restano in piedi solo le offerte di acquisto  della canavesana “OCAP” e della “RAICAM”, un gruppo con stabilimenti a Torino ed a Pescara. Se il ministero non farà l’assegnazione ci sarà salo la strada del fallimento.