gesso“Il gesso da risorsa mineraria ed economica a patrimonio culturale del Monferrato Astigiano”: è l’oggetto del recente Accordo di collaborazione tecnico-scientifica, divenuto operativo nelle scorse settimane, stipulato tra la Provincia di Asti (Ufficio Cave Polizia mineraria) e l’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Scienze della Terra) in collaborazione con il “Centro Internazionale Ricerche Archeologiche Antropologiche e Storiche” del Politecnico di Torino. “Il progetto – spiegano i tecnici provinciali – è nato dalla consapevolezza che da secoli il gesso ha rivestito un ruolo importante per l’economia regionale: le principali unità estrattive in Piemonte sono da sempre concentrate nel Monferrato Astigiano e ancora oggi il materiale viene richiesto non solo da un’industria particolarmente attiva nel settore delle costruzioni e dell’edilizia, ma anche per altre produzioni di base a livello regionale e nazionale”. “Per il Monferrato, il gesso non è solamente una risorsa economica, bensì il prodotto di un’attività tradizionale, parte della storia e della cultura locale, in quanto ha influenzato le trasformazioni del paesaggio, lo stile di vita e le occupazioni di molte persone, gli stili architettonici, le scelte costruttive, contribuendo a incrementare la fama di aree considerate a sola vocazione agricola”. “L’identità del territorio è la base della sua progettazione ed è pertanto dal paesaggio, dalla geologia, dalle tradizioni e dalla cultura del territorio che si devono trarre le informazioni e gli spunti necessari per una corretta valorizzazione e una viva fruizione di esso. Ecco perché il progetto ha individuato nella presenza del gesso e nella tradizionale attività di estrazione, un elemento rappresentativo e identificativo del Monferrato. Non bisogna inoltre dimenticare che, a differenza di altre iniziative simili riferite ad attività del passato, si tratta in questo caso di un elemento che ha segnato non soltanto il passato di quest’area, ma che ne caratterizza anche il presente e, sicuramente, il futuro”. C’è un elemento in più che rende particolarmente interessante il gesso. Lo spiegano ancora i tecnici della Provincia: “Le stesse applicazioni in opera di elementi architettonici e di manufatti decorativi in gesso, non di rado, presentano anche connotazioni artistiche da tutelare nelle ristrutturazioni abitative e, ove possibile, da restaurare. Portare a conoscenza del pubblico, soprattutto dei più giovani, la storia e l’attualità produttiva del gesso, corrisponde non solo a mantenere una continuità generazionale, ma anche a valorizzare un’identità territoriale”. Il 6 e il 13 febbraio scorsi, nei Comuni di Montiglio Monferrato e di Calliano, si sono svolti gli incontri di divulgazione dei contenuti del progetto rivolti ai molti Comuni (Calliano, Casorzo, Castelnuovo Don Bosco, Cocconato, Grana, Grazzano Badoglio, Moncalvo, Moncucco Torinese, Montemagno, Montiglio Monferrato) che sono sede di cave in coltivazione a cielo aperto e in sotterraneo, ma anche di attività estrattive dismesse, sia a giorno sia in sotterraneo. Sono inoltre intervenuti il Servizio Cave della Regione Piemonte Servizio, la Provincia di Alessandria, il Comune di Murisengo, l’Associazione Nazionale Ingegneri Minerari, aziende di settore quali “Fassa S.p.A.”, “Estrazione Gessi S.n.c”., “Saint-Gobain PPC Italia S.p.A.”, e l’Assogesso (che riunisce gli operatori estrattivi e di trasformazione del minerale presenti sul territorio nazionale). In occasione degli incontri sono stati presentati in anteprima i dati di ricerca in ambito minerario, storico – architettonico e geologico – palentologico. Gli incontri hanno raccolto l’unanime condivisione degli Enti partecipanti con l’obiettivo, da raggiungere nei prossimi mesi, di siglare un Protocollo d’intesa dedicato interamente alla valorizzazione del gesso per dare seguito a ricerche di finanziamenti e azioni operative, volte alla creazione di percorsi di fruizione turistica, all’allestimento e potenziamento di sedi museali – anche itineranti – alla promozione di eventi dedicati al tema e ad attività didattiche offerte ad istituti scolastici di vario ordine e grado (dalla scuola primaria all’università). Tali iniziative si inseriscono inoltre nel Progetto “Progeo-Piemonte” del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Torino, volto alla individuazione e valorizzazione del patrimonio geologico piemontese. A testimonianza del valore scientifico, oltre che minerario e storico-culturale, il Dipartimento di Scienze della Terra ha presentato il congresso internazionale “The Mediterranean Messinian salinity crisis” previsto a Torino dal 25 al 28 settembre prossimi, in occasione del quale il gesso sarà protagonista di un evento di portata mondiale, che avrà come palcoscenico proprio il territorio piemontese. Nell’occasione verranno trattate importanti tematiche, quali le cause e i meccanismi genetici che hanno portato alla deposizione del gesso, oltre alle caratteristiche stratigrafiche e giacimentologiche di tali depositi, con escursioni che si svolgeranno anche nelle cave di gesso del Monferrato (www.rcmns-turin2014.unito.it)

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