luigi bobbaA partire dallo scorso 6 aprile chi intenda impiegare una persona per lo svolgimento di attività professionali o volontarie che comportino contatti diretti e regolari con minori dovrà prima acquisire il certificato del casellario giudiziale per verificare che il soggetto da impiegare non sia stato già condannato per reati contro i minori: prostituzione minorile, pornografia minorile, pornografia virtuale, turismo sessuale e adescamento dei minorenni. “Si tratta di una norma emanata in esecuzione di una direttiva europea – dichiara il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba – che, sebbene fondamentale per la tutela che offre nei confronti dei minori, categoria destinataria della massima attenzione, ha creato grande preoccupazione soprattutto nel mondo del terzo settore e del volontariato dove numerosi sono i volontari che operano a titolo gratuito presso parrocchie, onlus o associazioni sportive. I confronti fra i Ministeri coinvolti sono stati serrati ed hanno portato a tempestivi chiarimenti sui soggetti tenuti ad acquisire il certificato”. “L’obbligo di tale adempimento sorge soltanto quando il soggetto che intenda avvalersi dell’opera di terzi instaura un vero e proprio rapporto di lavoro. In altre parole, catechisti, volontari che operano presso associazioni, organizzazioni scout e società sportive non sono soggetti al ‘controllo’ previsto dal decreto del 4 marzo. Mi sembra importante ricordare, infine – conclude – che il certificato è dovuto solo per i rapporti di lavoro instaurati dopo l’entrata  in vigore della norma e che le spese per diritti e bolli, poste a carico del lavoratore, non dovranno essere affrontate per tutti quegli atti connessi allo svolgimento di attività delle organizzazioni di volontariato. In buona parte, quindi, l’emergenza può considerarsi rientrata”.