Il Piemonte vanta oltre 111mila imprese guidate da donne (3mila in più rispetto a cinque anni fa) e 813mila occupate (60mila in più rispetto a cinque anni fa). Nell’ultimo decennio, il tasso di occupazione femminile regionale è passato dal 48% del 1999 al 57% del 2008, riducendo il ritardo nei confronti della media europea a 2 punti percentuali.

È quanto emerso dall’indagine “Piccole imprese, grandi imprenditrici 2009”, presentata nei giorni scorsi da Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte a Torino. L’assessore al Welfare e al Lavoro della Regione Piemonte, Teresa Angela Migliasso, ha illustrato le politiche della Regione Piemonte a favore dell’imprenditoria femminile. Giuseppe Russo, economista e docente alla Fondazione Collegio delle Università Milanesi, e Filippo Chiesa, ricercatore Step Ricerche, hanno poi esposto i risultati della ricerca con testimonianze di alcune protagoniste degli ultimi programmi regionali. Adriano Maestri, presidente Commissione Regionale Abi del Piemonte, ha poi parlato degli “Strumenti regionali a sostegno dell’imprenditoria femminile: il ruolo della banca”, mentre Ludovico Albert, Direttore Istruzione, Formazione professionale e Lavoro della Regione Piemonte, ha illustrato il “Fondo di garanzia per il microcredito”. Infine, Silvana Neri, presidente Comitato Imprenditoria Femminile di Torino, ha spiegato l’attività dei Comitati per l’Impreditoria femminile.
“La Regione Piemonte – ha sottolineato l’assessore Migliasso – ha sempre sostenuto e guardato con particolare attenzione le imprese guidate dalle donne, ben sapendo che rappresentano una importante risorsa per l’economia piemontese. Per rispondere in modo sempre più appropriato alle esigenze dell’imprenditoria femminile e favorirne la creazione e lo sviluppo la Regione ha messo in campo, in questi anni, specifici strumenti e particolari agevolazioni: voglio in particolare ricordare il protocollo d’intesa con la Commissione regionale ABI per garantire e facilitare l’accesso al credito delle imprese femminili; la creazione di nuovi servizi di assistenza e consulenza e il miglioramento di quelli esistenti. Con le nuove Misure a favore dell’autoimpiego e della creazione d’impresa, recentemente approvate dalla Giunta regionale abbiamo esteso la nostra attenzione anche al lavoro autonomo femminile, e, con il fondo di garanzia per il microcredito, istituito a dicembre, daremo l’opportunità a donne, giovani e stranieri senza risorse economiche e senza garanzia di realizzare il proprio progetto di autoimpiego”.
“Le Camere di commercio piemontesi sono da sempre attive nel campo della promozione della cultura imprenditoriale in rosa e del supporto alle donne imprenditrici, tramite specifiche attività di formazione e sostegno – ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte -. Da tempo, infatti, il sistema camerale ne ha intuito l’importanza, istituendo i Comitati provinciali per la promozione dell’imprenditoria femminile che operano proprio con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle aziende femminili.
L’indagine presentata oggi non solo ha confermato la forza produttiva dell’universo femminile, ma ne ha evidenziato la sua significativa crescita negli ultimi anni. Abbiamo così accolto con favore le nuove linee d’azione della Regione Piemonte, tra cui il Fondo di garanzia per il microcredito, strumento per il sostegno di progetti imprenditoriali esclusi dal circuito tradizionale del credito, che speriamo possano rappresentare una risposta concreta alle reali esigenze delle imprenditrici piemontesi”.