I dati di Unioncamere Piemonte parlano chiaro: il clima è ancora quello da piena recessione, e la produzione industriale nel quarto trimestre del 2009 è diminuita del 6 per cento portando al – 15 per cento la variazione complessiva annua. La situazione peggiore proprio ad Asti, con un calo del 10 per cento nello scorso trimestre, seguita da Vercelli (-9,4%) e il Verbano Cusio Ossola (-9,3%)che  subiscono cali più consistenti rispetto  al dato medio regionale. Torino registra una flessione  del 7,3%, mentre subiscono contrazioni di entità minore Alessandria (-4,0%), Cuneo (-3,6%), Novara (-3,2%) e Biella (-3,1%).

La flessione produttiva registrata dal tessuto manifatturiero locale trae origine da performance differenti concretizzate dai principali settori industriali. La produzione di metalli (-20,0%), la meccanica (10,7%) e l’elettricità-elettronica (-78,8%) manifestano flessioni di intensità superiore rispetto alla media regionale. In linea con il dato complessivo piemontesi, invece, i settori del legno (-6,7%) e della carta (-6,5%), mentre è lievemente  inferiore la flessione produttiva della filiera tessile. Si registrano, poi, i primi segnali di ripresa per l’automotive (+6,4%) e per l’industria alimentare (+3,5%), che già nei trimestri precedenti aveva subìto cali produttivi di intensità inferiore rispetto agli altri settori. Per quanto riguarda l’automotive, filiera trainante dell’economia piemontese, la performance positiva di fine anno appare determinante per la ripresa dell’intero tessuto produttivo locale. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 153ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di gennaio e febbraio 2010 con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2009 e ha coinvolto 977 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 91.586 addetti e un valore pari a 50,6 miliardi di euro di fatturato.

Il 2009 si è chiuso ancora con un dato negativo sulla produzione industriale piemontese – ha dichiarato il presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello -. Un anno difficile che ci siamo finalmente lasciati alle spalle; le previsioni degli imprenditori sul primo semestre 2010 sono migliorate soprattutto per ciò che riguarda la domanda internazionale. Una ripresa che arriverà nel 2010, ma che sarà lenta e selettiva, e che premierà soprattutto le imprese che in questi ultimi due anni avranno continuato a investire, migliorare ed internazionalizzarsi”.

Marianna Natale