Un significativo aumento dell’occupazione (+18mila posti di lavoro) e disoccupazione stabile all’11,9%. Questo il quadro che emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat sulla situazione del mercato del lavoro in Piemonte nei primi tre mesi del 2015. Dalle cifre pubblicate, la crescita dell’occupazione (+1%) risulta proporzionalmente superiore sia a quella del Nord Italia che al dato nazionale (+0,6% in entrambi i casi). Per quanto riguarda i disoccupati, invece, la nostra regione è l’unica a mostrare una condizione di stabilità,  a fronte del calo su base nazionale. Rispetto al 2014 infatti, il numero di disoccupati in Italia è diminuito dello 0,5% (-17 mila) e il tasso di disoccupazione di mezzo punto percentuale, dal 13,5% al 13% (un ulteriore calo si è registrato nel mese di aprile, fino al 12,4%). Il Piemonte è rimasto fermo all’11,9%.  “Gli interventi previsti dalla legge di Stabilità, l’entrata in vigore del Jobs Act e del contratto a tutele crescenti sono alla base di questi numeri. Ma, nonostante un certo dinamismo incoraggiante, è ancora presto per dichiararsi fuori dalla crisi: i circa 200mila disoccupati piemontesi ci chiedono e meritano risposte efficaci, i 21.345 lavoratori in cassa integrazione straordinaria hanno bisogno di politiche che permettano all’economia di ripartire ma che allo stesso tempo offrano soluzioni immediate per loro e per le loro famiglie”, ha dichiarato l’assessore al Lavoro Gianna Pentenero.  Nel dettaglio, l’aumento dell’occupazione in Piemonte è trainato dalla crescita degli addetti nei settori agricolo (+11mila unità) e delle costruzioni (+14mila unità), a fronte di una consistente flessione dell’industria manifatturiera (-21mila addetti).  Da segnalare, l’aumento degli occupati nei servizi (+14mila unità, +1,2%) e nel ramo commerciale e turistico (+2%). Inoltre, diminuiscono le donne in cerca di lavoro (- 5mila unità), per cui il divario di genere nel tasso di disoccupazione si riduce di oltre un punto percentuale, con un livello che resta comunque più elevato fra le donne (12,5% contro 11,4%). A fronte di un dato positivo, il Piemonte si piazza però al decimo posto tra le regioni italiane per tasso di disoccupazione, ultima tra quelle del nord Italia (la Liguria si ferma al 10,9%).  “Il quadro appare ancora di natura interlocutoria ma il dato sulla disoccupazione continua a destare preoccupazione – precisa Pentenero – Sapevamo  che un calo della disoccupazione richiede tempo e che un miglioramento del clima economico porta con sé, in prima battuta, un aumento del flusso di persone che cercano lavoro. Ci attendiamo un’evoluzione positiva nei prossimi trimestri, se il contesto economico si manterrà dinamico, nonostante il percorso si prospetti sicuramente lento e faticoso. Come Regione stiamo cercando di mettere a punto un metodo che identifichi percorsi diversi per le diverse fasce di lavoratori, in un contesto molto complesso. Stiamo cercando di realizzare un metodo concreto che speriamo possa in periodi non troppo lunghi portare a risolvere almeno in parte le situazioni di crisi più gravi”.