Nel terzo trimestre del 2012 l’export degli undici distretti industriali piemontesi ha mantenuto un profilo di crescita contenuto (+1,5% la variazione tendenziale), in linea con l’andamento nazionale (+1,3%). E’ quello che emerge dal Monitor dei Distretti, l’approfondimento del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo,  che analizza l’andamento degli undici distretti del Piemonte. Si tratta comunque di un risultato molto positivo poiché le esportazioni regionali, in crescita da 11 trimestri consecutivi, si sono portate a 1,5 miliardi di euro, un valore mai toccato in passato nello stesso periodo dell’anno. Trainanti sono stati due poli agro-alimentari della regione, i dolci di Alba e Cuneo e il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese, e l’oreficeria di Valenza. Bene anche le esportazioni dei due poli tecnologici del Piemonte che, pur rallentando, si sono mantenute in territorio positivo mettendo a segno una crescita tendenziale del 2,3%, in linea con la media dei 20 poli tecnologici italiani. Ancora trainante il polo aeronautico di Torino, in forte crescita soprattutto nel Regno Unito e in Messico. Nel terzo trimestre del 2012 è rimasta alta la dispersione dei risultati sui mercati esteri, con quattro distretti piemontesi in territorio lievemente negativo (il riso di Vercelli, la nocciola e la frutta piemontese, la rubinetteria e il valvolame di Cusio-Valsesia, i vini di Langhe, Roero e Monferrato), uno in significativo calo (il tessile di Biella) e sei in crescita. Performance particolarmente brillanti sono state conseguite dai dolci di Alba e Cuneo, dal caffè, le confetterie e il cioccolato torinese, dalle macchine tessili di Biella e dai casalinghi di Omegna, tutti con export in crescita in doppia cifra. A livello di sbocco commerciale, l’export dei distretti piemontesi ha accusato un nuovo calo, seppur lieve, nei mercati tradizionali, soprattutto europei. Pesano le difficoltà incontrate nei paesi più colpiti dalla crisi del debito (Spagna e Grecia), ma anche la battuta d’arresto accusata in Francia, Regno Unito e Germania. Brillanti risultati sono stati però ottenuti negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, oltreché nei BRIC, dove i distretti piemontesi hanno toccato nuovi record storici. Spiccano, in particolare, gli straordinari risultati conseguiti in Russia e in Cina, dove si sono messi in evidenza il distretto dei dolci di Alba e Cuneo, ma anche i vini di Langhe, Roero e Monferrato (Russia) e il meccano-tessile di Biella (Cina). Nel complesso il quadro congiunturale nei distretti piemontesi resta altamente differenziato e vede più in difficoltà le imprese che faticano a raggiungere con successo i mercati esteri e più esposte alla situazione di debolezza della domanda interna. Conferme in tal senso vengono dall’andamento degli ammortizzatori sociali: nel periodo gennaio-novembre 2012 hanno ripreso a crescere le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni ordinaria, a segnalare la situazione di difficoltà e incertezza che ha caratterizzato il 2012. Inoltre, la CIG straordinaria, più legata a fenomeni di crisi aziendali, ha decelerato ma è rimasta su livelli storicamente elevati.