askollQuesta mattina i 223 lavoratori della Askoll, la fabbrica di Castell’Alfero specializzata nella produzione di motorini elettrici, hanno ricevuto la lettera di licenziamento. “Come da copione, e nel più classico stile Askoll, la risposta dell’azienda ai timori delle maestranze non si è fatta attendere – si legge sul blog dei manifestanti -. In contemporanea ad una riunione convocata per oggi pomeriggio in quel di Vicenza alla quale sono stati invitati solo un ristrettissimo numero di fedelissimi, ad Asti è giunta una lettera di licenziamento collettivo tutti i dipendenti dello stabilimento di Castell’Alfero. Ancora una volta il “divide et impera” tanto caro ai nostri avi viene utilizzato dalla proprietà per spaccare i lavoratori e diminuirne la forza e la coesione. Una politica che insieme alla disinformazione e alla menzogna sistematica è ormai il vero leitmotiv di questo lungometraggio tragicomico che dura ormai da oltre due anni”. Intanto per domani i lavoratori andranno a Vicenza, sede centrale dell’Askoll, dove marceranno per far sentire la propria voce. A mettere sul piede di guerra i lavoratori l’ormai quasi confermata chiusura dello stabilimento di Castell’Alfero che offre lavoro a 223 famiglie. Per evitare la chiusura servirebbero 30 milioni di euro.