I tagli sulle piccole scuole sono solo rinviati di un anno: invito i Consigli Comunali dell’Astigiano ad approvare comunque la mozione, contro la riforma Gelmini, proposta dalla sottoscritta e dal capogruppo Pd in Provincia, Peretti, per ribadire il no al ridimensionamento”. E’ la sollecitazione che la consigliera regionale Angela Motta rivolge agli amministratori locali dopo la decisione del governo di congelare alcune parti del discusso provvedimento.

Anche con questa retromarcia – ribadisce Motta – la mozione conserva intatto il valore di pressione e vigilanza contro un provvedimento profondamente ingiusto. Chiudere oltre cinquanta piccole scuole nella nostra provincia significherebbe sottrarre un servizio essenziale a comuni già oggi vulnerabili. Una condizione inaccettabile che è bene continuare a ribadire”.

Nei giorni scorsi Motta e Peretti avevano scritto ai 118 sindaci dell’Astigiano invitandoli a portare in Consiglio Comunale il documento, che contiene tre precise richieste: “La revisione di disposizioni penalizzanti per i piccoli comuni, che si vedrebbero sottratto un servizio essenziale sul quale, spesso, negli ultimi anni hanno investito risorse economiche ed umane nell’esclusivo interesse dei propri residenti; l’eliminazione dai testi normativi della soppressione di plessi con popolazione scolastica inferiore a 50 unità, o almeno l’applicazione della stessa ai soli centri urbani medio grandi, ove minori si rivelerebbero le difficoltà organizzative e gestionali da parte di enti locali e famiglie; il mantenimento del livello qualitativo della proposta formativa oggi in essere”.