Oggi, lunedì, la consigliera regionale Angela Motta (Pd) invierà ai 118 sindaci dell’Astigiano la proposta di ordine del giorno collegata al Manifesto “Stop al consumo del territorio” che ha sottoscritto insieme a oltre 6 mila persone in tutt’Italia.
Il documento rivolto ai primi cittadini, affinché lo approvino in Giunta, è stato illustrato da Motta all’assemblea di sabato scorso, al Centro culturale San Secondo, degli aderenti al Manifesto. Impegna i Comuni a censire il patrimonio edilizio esistente e ad adottare piani regolatori capaci di “conservare e valorizzare il territorio e le risorse esistenti senza necessariamente prevedere ulteriori espansioni”.
Nell’immediato l’ordine del giorno propone alle amministrazioni locali di “impegnarsi concretamente e finanziariamente, in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale, per attuare almeno un intervento all’anno di mascheramento di strutture di propria proprietà con l’impiego di elementi naturali (piante e arbusti) o a esigere che tale azione venga realizzata dai privati proprietari di capannoni industriali e di qualsiasi altro edificio non in sintonia con il paesaggio”. “Quest’ultima condizione – afferma Angela Motta – dovrà costituire una clausola obbligatoria in caso di nuovi permessi di costruire, in attesa dell’approvazione di piani regolatori ‘ di conservazione’ ”.    
All’assemblea di sabato, che ha registrato una scarsissima presenza di sindaci in sala, l’esponente Pd ha anche proposto di ritrovarsi nuovamente tra tre mesi per verificare quanti Comuni avranno, nel frattempo, adottato l’ordine del giorno.